Regia di Jean-Patrick Benes vedi scheda film
Un campione di lotta, caduto in disgrazia dopo un ictus, scopre di essere l'unica persona immune a una nuova droga in grado di fargli vincere un importante - e danaroso - torneo di combattimenti organizzato dalle case farmaceutiche per testare le loro droghe. Buona pellicola dal ritmo sostenuto e ben strutturata.
In un futuro distopico e dispotico, la società è dominata dalle aziende farmaceutiche che vendono prodotti in grado di fare praticamente tutto e tentano di distrarre la popolazione frustrata e ribelle, con un'arena in cui i campioni - rigorosamente dopati - delle varie case farmaceutiche, si affrontano in un torneo senza esclusione di colpi. Ogni campione serve a promuovere i prodotti della sua azienda che ovviamente saranno poi utilizzati nell'ambito militare, industriale e via discorrendo. La trama, dunque, per quanto possa avere echi già sentiti, ha una certa originalità, il che è un ottimo punto di partenza. A questo si aggiungano scenografie ben costruite, attori sicuramente validi e un'atmosfera cupa e claustrofobica di innegabile efficacia. Una pellicola che si guarda d'un fiato, sicuramente ben fatta.
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