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Tu sei il mio destino

Regia di Gordon Douglas vedi scheda film

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La recensione su Tu sei il mio destino

di luca826
7 stelle

In questo Young At Heart ci troviamo di fronte ad un remake di un film di Curtiz di qualche anno prima (che non cocosco...): una storia di tre sorelle e la loro vita sentimentale, con il baricentro posto sulla biondissima Doris Day. La famiglia è il punto di partenza per questo melodramma a sfondo sociale, perché adottando il risaputo metodo di immettere in una situazione un elemento anomalo, provocando così delle evoluzioni simboliche (degli artisti, in questo caso musicisti e una famiglia borghese), assistiamo ad una variazione di abitudini, di pensiero. Tanto è vero che la diversità del creativo, il fatto di vivere, di gestire e 'vendere' la propria sensibilità, lo porta a diventare al pari di una chiave per aprire la porta delle frustrazioni esistenziali celate sornionamente dietro la normalità borghese. L'equilibrio sociale salta e il personaggio di Sinatra è l'artefice: grande carattere questo con battute e stile 'perso', perfetto per il divo, certo con qualche schematismo ma capace di affascinare e sopratutto di alimentare il motore mélo del film. Proprio su questo profilo melodrammatico però ci sono dei limiti, più che altro delle macchinosità nel procedere del plot fin troppo automatiche e di genere, ribadendo che il pregio dell'opera risiede tanto nel cast e nel soggetto che nella trama in generale. Riconoscendo in Young At Heart dei grandi momenti di disperazione (il pre-finale ad esempio) io avrei inserito dei personaggi con licenza di battute per alleggerire e stemperare i toni mélo, cambiando ritmo e tensione emotiva al fine di rendere una compattezza migliore dell'insieme.

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