Regia di Genndy Tartakovsky vedi scheda film
Uscito tre anni fa con un buon successo internazionale, "Hotel Transylvania" indovinò la miscela di umorismo e riferimenti al cinema e letteratura dell'orrore, con i mostri classici, da Dracula all'Uomo Lupo, dall'Uomo Invisibile alla Mummia, per tacer del mostro di Frankenstein, conquistando incassi solidi un pò dappertutto. Nel seguito si vuole che Dracula, divenuto nonno di un bimbo per discendenza per metà vampiro, e metà umano, voglia insegnare al piccolino i rudimenti della propria stirpe, d'accordo con il genero fannullone, e mandando i genitori del piccolo in vacanza negli States, per facilitare la sua trasformazione in creatura della Notte: naturalmente, poco o nulla del piano concepito dallo zannuto progenitore andrà come egli vorrebbe, ma buon sangue, appunto, non mente mai.... Molto divertente nella prima parte, questo secondo episodio cala sensibilmente nella restante metà dello spettacolo: le gags soprattutto nelle scene corali sono numerose, e non semplici da seguire tutte, giacchè, come il genere demenziale predilige, spesso sono sullo sfondo le cose più esilaranti. Nel tirare le somme, il film procede più per inerzia che per compiere la narrazione, e sottolinea il fatto che ci sia un ultraconservatore come Adam Sandler dietro all'operazione, giungendo verso un finale strafamilista, puerile e che piacerà più che altro agli spettatori piccoli, lasciando insoddisfatti quelli più grandi. Il regista Genndy Tartakovsky ha già fatto sapere che, se la produzione intenderà girarne un terzo, non sarà della partita, e probabilmente ha ragione.
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