Regia di Jared Hess vedi scheda film
Ero partito -lo confesso- deciso a bastonare questo film, animato da un pregiudizio che parzialmente comunque conservo. Esistono attualmente diversi stili nel mettere in scena commedie targate USA (per esempio lo stile ispirato ai criteri -che io depreco in quaato li giudico soprattutto ipocriti- del regista Judd Apatow) e tra questi spicca l'umorismo vagamente anarcoide (a volte geniale e a voltre incomprensibile ai piu') che si riconduce alla comicità sviluppata attorno al "Saturday Night Live" show in Ameruca popolarissimo. E in quest'ultima chiave è perfettamente collocabile questo "Masterminds". Ora -premesso che il film è un clamorosamente godibile gioiello di sgangheratezza, resta a mio avviso un "problemino": che la sua vena spropositatamente surreale (che ne è il tratto distintivo) racchiude una concettualità secondo me troppo americana per essere percepita compiutamente da noi europei. Diciamo che noi italiani possiamo godere di tale carica surreale solo per circa un terzo. Ciò detto, resta un fatto: mi sono divertito come un pazzo, ridendo spesso di gusto (anche fragorisamente) proprio perchè certe immagini e certe gag sono irresistibili davvero. Si ride, e molto, lo posso assicurare. I toni pesanti, le gag trivialissime, accompagnate a battute talmente allucinanti da apparire straniate e strananti, generano un'ilarità irrefrenabile. E succede vedendo Jason Sudakis conciato da spietato ma sfigato gangster, oppure Kristen Wiig trepidante in ambasce, oppure (soprattutto) un Zach Galifianakis in stato di grazia (osservatelo nei suoi travestimenti, c'è da morire dalle risate). E confesso che percepisco un senso di "guilty pleasure" in quanto sono consapevole che si tratta di un umorismo un pò troppo "da nerd" (ciò che io non sono assolutamente). La vicenda è strutturata in modo geniale (alla faccia di tutta la critica che ha sentenziato all'unanimità che "è tutto già visto", machissenefrega dei critici aggiungo io). Abbiamo un ragazzone che lavora in un'agenzia di portavalori affondando nella noia mentre sogna avventure di assalti ai furgoni in un tripudio di violenza action. Lui è inoltre innamorato di una sua collega. Accade che i due -insieme ad un manipolo di delinquenti cialtroni amici personali di lei- architettano una rapina ai danni dell'agenzia. Da quel momento in poi (cioò dalla rapina in poi) succede di tutto e di piu', in un precipitare di avventure non stop, un vortice inarrestabile di comicutà allucinata cui è difficile resistere. Il film è diretto da tal Jared Hess che io non conoscevo ma che tutti mi dicono essere regista di culto, sia per due o tre pellicole storiche in campo demenziale sia per le sue mivimentatissime esperienze personali (pare abbia DAVVERO organizzato rapine!). Un cenno alla strepitosa colonna sonora dominata da funky e rock'n'roll, arricchendo iil film di una sorta di funk'n'roll che non può che fargli bene. Il cast? una bomba d'umorismo anarcoide, con quattro star scatenatuissime e valorizzate come meglio non si poteva. Jason Sudakis nei panni di un killer d'animo cangiante. Zach Galifianakis mattatore mostruoso nel suo esaltare sensualità sgradevole e cazzonaggine, sentimenti infantili e somma cialtroneria. Owen Wilson cinico e spietato che conferma la sua versatilità d'attore. E infine la mia cilegina sulla torta, Kristen Wiig, attrice che adoro e che mi fa ogni volta impazzire, donna dotata di fascino particolare, che unisce singolarmente intelligenza e gusto creativo (è anche autrice) e che trovo irresistibile con quel suo buffo nasino a patata. Se proprio vogliamo pensare a qualcosa di italiano vagamente assimilabile (ma molto vagamente) potremmo citare un mix di Elio e le Storie Tese e di Maccio Capatonda.
In sintesi: molto americano e molto divertente.
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