Regia di Eric Hayden vedi scheda film
Una missione spaziale della durata di 13 anni, di cui sei trascorsi in ibernazione, viene interrotta a causa di una collisione con un meteorite, uno dei due membri dell’equipaggio perde la vita, l’altro è costretto ad intraprendere un lungo viaggio di ritorno in solitario per raggiungere la terra.
Questa è in sintesi la storia di base di Astronaut.
Hayden scrive e dirige una pellicola che evidenzia il poco budget a disposizione. Totalmente ambientato in un modulo dell'astronave “Life One”, il film dovrebbe descrivere la solitudine e la sensazione di isolamento in cui si trova il protagonista che nello spazio più profondo è costretto a sopravvivere in un ambiente scarno e claustrofobico.
Astronaut è però privo di validi effetti speciali e con ambientazioni piuttosto arrangiate, il racconto scorre lento e con le sue scene statiche e ripetitive si segue a fatica. La sua evidente difficoltà sta nel ricoprire lunghi spazi in un unica scena interna con un attore che stenta nel rendere l’idea di una persona isolata e lontana da noi milioni di chilometri.
Monotono e mal recitato aveva una buona idea di partenza che lo poteva rendere più interessante.
In altre parole, non si fanno le nozze coi fichi secchi...
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