Incriminata per un delitto che non ha commesso, Maria scopre di essere la figlia illegittima del Procuratore della Repubblica che sostiene l'accusa al processo. Un melodramma diretto alla meno peggio e interpretato in maniera più che mediocre.
Piacevole melodramma, diretto con solido mestiere da Gentilomo. Conflitto sociale all'ombra partenopea, microcriminalità degli anni '50 e gelosia si mescolano in un mix più attuale di quanto non si potrebbe pensare. Belle le ambientazioni di altri tempi, un'Italia in bianco e nero scomparsa da molto. leggi tutto
Maria viene accusata ingiustamente di un omicidio. La ragazza si trovava in realtà per caso sul luogo del delitto, ma il pubblico ministero non vuole sentire ragioni: per lui Maria è colpevole. L'uomo ignora che però si tratta di sua figlia, da lui creduta morta neonata. A risolvere il tutto arriva la confessione spontanea del vero assassino.
Melodramma fuori tempo… leggi tutto
Maria viene accusata ingiustamente di un omicidio. La ragazza si trovava in realtà per caso sul luogo del delitto, ma il pubblico ministero non vuole sentire ragioni: per lui Maria è colpevole. L'uomo ignora che però si tratta di sua figlia, da lui creduta morta neonata. A risolvere il tutto arriva la confessione spontanea del vero assassino.
Melodramma fuori tempo…
Una regia stanca piazza la telecamera, indifferentemente, davanti a scene da commedia napoletana, a sequenze da fotoromanzo, e a scorci di giallo all'italiana: una miscellanea incoerente di luoghi comuni, tra toni romantici, tragici e retorici, con ambizioni indecise tra il melodramma e il neorealismo. L'intreccio è banale, la sceneggiatura è priva di inventiva ed il copione…
Piacevole melodramma, diretto con solido mestiere da Gentilomo. Conflitto sociale all'ombra partenopea, microcriminalità degli anni '50 e gelosia si mescolano in un mix più attuale di quanto non si potrebbe pensare. Belle le ambientazioni di altri tempi, un'Italia in bianco e nero scomparsa da molto.
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