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Star Wars - Il risveglio della Forza

Regia di J.J. Abrams vedi scheda film

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La recensione su Star Wars - Il risveglio della Forza

di YellowBastard
6 stelle

Recuperata un vecchio commento al primo film di J.J. Abrams e rilancio della saga di Star Wars sotto l'egida della Disney. La pubblico tale e quale, quindi priva di ogni tipo di condizionamento derivato dalle successive pellicole, e con a margine solo qualche breve commento ad oggi, a saga conclusa.

 

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 Dopo dieci anni ritorna la creatura di George Lucas, visionario creatore della saga cinematografica più famosa al mondo, grazie agli sforzi congiunti della Disney/LucasFilms e alla regia di J.J. Abrams in un'epica avventura con un occhio di riguardo (o anche due!) al passato e ricchissimo di citazioni e di momenti nostalgici ma allo stesso tempo tentando comunque di azzardare un nuovo corso con nuovi personaggi (scelta praticamente obbligata, l'età avanzata degli interpreti della prima Trilogia non permetteva altrimenti) ma anche con l'imperativo, tutt'altro che scontato, di mettere d'accordo sia i nuovi addicted che i vecchi fan della serie, problematica estremamente difficoltosa a capace di far tremare i polsi a chiunque e riuscendo invece a regalare al suo pubblico un ottimo risultato.

 

 La rinascita della Forza ha un equilibrio quasi perfetto [ troppo buono? ] tra i vecchi elementi delle trasposizioni precedenti, incarnati nella pellicola soprattutto da Harrison Ford, e le nuove innovazioni, a partire ovviamente dai nuovi protagonisti, insieme a certe "sottiglienze" quali, ad esempio, l'eliminazione di una eccessiva pesantezza e ridondanza, molto evidente nella NT ma che ho rilevato invece essere una delle maggiori critiche mosse alla gestione Disney della saga ] anche e soprattutto attraverso il ritorno alla commedia, abbandonata da Lucas fin da la Minaccia Fantasma [ altro aspetto criticatissimo da molti e che mi ha molto sorpreso visto che nella trilogia originale era un aspetto non solo importante ma addirittura preponderante sotto dispetti aspetti ] o la rinuncia ad un uso eccessivo e quindi ingombrante della CGI in favore invece di un uso più "classico" e concreto della FX, scelta che si è rivelata vincente e che mi augura possa servire da esempio per tutte le future produzioni, non solo quelle legate a questo franchise.

 

 Il film ha una storia molto semplice e lineare, ben scritta e in cui il passato e il presente si fondono (quasi letteralmente!) ma senza entrare troppo in collisione anche grazie a un notevole ritmo e ad avvicendamenti continui di situazioni e personaggi, e alcuni dei nuovi non sempre riuscitissimi, anche se tale incompletezza in certi personaggi personalmente, e al contrario di altri, non la interpreto come un difetto ma piuttosto come una necessità programmatica in quanto il film aveva esclusivamente il compito di presentarli e di lasciarne le introspezione o le eventuali evoluzioni per gli episodi successivi.  [ Elemento che invece purtroppo è venuto proprio a mancare con le successive pellicole ].

 

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 Buona la presentazione e la resa dei nuovi protagonisti della saga, la coppia Rey e Finn, fin da subito si rivelano come coraggiosi, divertenti e altruistici ma anche imperfetti, incerti e a volte impauriti, ovvero realistici anche nelle lore debolezze e ben interpretati dai giovanissimi attori, forse un pò sopra le righe in certi momenti (soprattutto Boyega) ma è anche comprensibile data l'enorme pressione per il ruolo e la giovane età degli interpreti.

Rey è probabilmente il personaggio migliore del film, costruito a modello del Luke Skywalker della VT (in modo anche fin troppo eccessivo) e l'enigma o il mistero dietro cui si celano i maggiori segreti di questa nuovo "trasposizione" e la nuova evoluzione della forza che si prospetta nei prossimi episodi subire qualche aggiornameno.

 

 Finn è invece il motore involontario della storia, altruistico e buono a dispetto della sua origine o della sua stessa programmazione, un personaggio che praticamente impara a conoscere se stesso e il mondo che lo circonda insieme al pubblico e che quindi è portato a rappresentarne anche il punto di vista sulla vicenda [ Peccato poi che anche questa caratteristica venga presto a perdersi ].

 Più incolore il personaggio di Cameron Poe anche perchè, come ammesso dello stesso Abrams, recuperato solo in estremis dalla morte [ Questo è interessante, perchè rivela una mancanza di prospettiva per il personaggio, ovvero non sapevano bene che cosa farsene, che purtroppo si protrae negativamente fino alla fine della trilogia ]  pur se è già evidente che il suo maggior apporto sarà la sua futura collaborazione con Finn, suo probabile protegè a partire soprattutto dal prossimo episodio, ma dovrebbe in pratica prendere il posto di Han Solo come avventuriero guascone e combina guai oltre a naturale evoluzione del classico pilota di X-Wing alla Wedge Antillas.

 

 Tra i vecchi protagonisti della saga, tralasciando il cameo finale di Mark Hammil e l'apporto minimo di Carrie Fisher, tutto il peso e il fardello dell'eredità di SW viene lasciata sulle larghe spalle di Harrison Ford e del suo iconico Han Solo a cui va dato sicuramente il merito di aver agevolato a miliardi di fans il ritorno in una galasia lontana, lontana.. anche soltanto con la sua sola presenza.

 

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 Tra le file dei cattivi il personaggio di maggior spicco (diciamo anche l'unico) e quello di Kylo Ren, figura ambivalente, terrificante o tragica a secondo dell'uso, che rivela fin da subito la sua natura di mera emulazione (un pò come il resto del film).

 Un'altra maschera nera decisamente meno iconica del predecessore (ma non dimentichiamaci che lo stesso Darth Vader in Guerre stellari era un semplicissimo villain, più scenografico e riuscito visivamente ma molto lontano da quell'aurea mitica che avrebbe avuto in seguito) ma che ha me non è affatto dispiaciuto, al contrario di altri, decisamente più debole psicologicamente o disturbato ma secondo me dalle notevolissime potenzialità future [ e che secondo me verranno sfruttate abbastanza bene ].

Non dimentichiamoci che, in quanto figlio di Leia, è comunque uno Skywalker (e lo stesso Abrams ha ammesso che anche questa trilogia sarà soprattutto la storia di una famiglia) e quindi sicuramente il futuro della saga dipenderà moltissimo da questo personaggio, e che mi porta anche a immaginarmi un possibile sviluppo inverso rispetto al famigerato nonno, ovvero un passaggio dal Lato Oscuro a quello della Luce, magari anche attraverso un improbabile triangolo emotivo (e questa è un'idea che mi frulla in testa già da prima di vedere il film) tra lui, Rey e Finn e che convergerà in una resa dei conti finale con il terzo episodio [ come poi è effettivamente stato ].

 

 Inoltre mi viene naturale pensare, e non so quanto fosse voluto dagli autori o quanto sia solo una mia idea un pò folle, che il personaggio di Kylo Ren sia anche una specie di trasfigurazione di un qualsiasi fan della saga totalmento ossessionato da questo mondo di fantasia e dai suoi personaggi, e nel caso di Kylo da suo nonno che è, guardacaso, anche il personaggio simbolo del franchise, e incapace di controllarsi o di mantenere un certo equilibrio emotivo o anche solo critico quando vi ha a che fare.

 

 Per il resto, preso atto dell'inutilità anche imbarazzante di un personaggio come Capitan Phasma (che già dal nome sembra quasi una barzelletta) [ e ancora non potevo nemmeno immaginare di come si sarebbe conclusa la faccenda nel secondo capitolo! ] e del mistero dietro alla figure del nuovo "Palpatine" [ e sì, la cosa era già nell'aria ], il Maestro Snoke (altro bellissimo nome!), rimane soltanto il Generale Hux, leader del Primo Ordine che altri non è che l'ennesima variazione di un altro personagio di Guerre Stellari, il Grand Moff Tarkin con l'unica differenza che Hux ha un rapporto più conflittuale/competitivo con Kylo Ren rispetto al suo predecessore.

 

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 La cosa che più colpisce infatti è che questo primo Star Wars sotto l'egida della Disney è stato pensato e quindi costruito più come un remake camuffato del primo e storico Guerre Stellari (per i neofiti Una nuova speranza) che non come un seguito vero e proprio dell'ultimo episodo a livello temporale della saga, ovvero Il ritorno dello Jedi.

 Sono troppe le coincidenze narrative e gli incastri fin troppo similari alla pellicola del '77 per immaginarli come una casualità o come semplici omaggi, ovviamente anche questi presenti e fin anche numerosi ma non tali da poter giustificarne una tale dipendanza.   

 Abrams infatti non tenta minimamente di riscriverne l'epica ormai consolidatasi negli ultimi quarant'anni e non prova nemmeno di attualizzarla o di adattare tale epica in base ad una diversa sensibilità, ovvero la sua.

 Abrams preferisce invece arrendersi immediatamente, quasi senza combattere, a un "mito" considerato probabilmente impossibile da scalfire e che può soltanto cercare di emulare, elaborando quindi in alternativa un romanzo di formazione di un nuovo gruppo di eroi erede direttamente o meno della precedente trilogia e che, forse anche per semplificazione, non può che ripercorrere la struttura e la formula narrativa dell'episodio originale.

 

 Forse Abrams, da fan della saga originale, non ha avuto il coraggio di rischiare di diventare colui che ha "rovinato" un franchise amatissimo e popolare in tutto il mondo.   

 O forse è la stessa Disney che si è premunita di un qualsiasi possibile rischio che potesse in qualche modo compromettere il suo investimento, preferendo quindi rimanere sul sicuro.

 O forse Star Wars è davvero diventato nel tempo un colosso culturale o un'istituzione talmente inviolabile da poter resistere ad ogni tentativo di reimaginarlo in una maniera troppo alternativa o visionaria rispetto alla matrice originale [ e su questo Rian Johnson potrebbe essere d'accordo ] rimando quindi sempre e comunque uguale a se stessa.

 O forse hanno soltanto compreso (Abrams e/o la Disney) che il confronto impari con Lucas, un autore "anti-sistema" divenuto col tempo "sistema" egli stesso, non poteva semplicemente essere vinto in quanto oggi lo stesso Star Wars non è altro che un'industria in ogni sua forma e, nel bene o nel male, probabilmente non potrà mai più essere nient'altro che questo.

[ e a conclusione della "nuovissima trilogia", quattro anni dopo, non posso che concordare con quanto già scritto allora ]

 

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In fondo ci hanno comunque restituito Guerre Stellari e questo non è poco, anche se forse ce ne hanno restituito fin troppo.

E già. ]

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