Regia di J.J. Abrams vedi scheda film
Il racconto della saga di Guerre Stellari riprende il via da trent'anni dopo la conclusione del terzo/sesto episodio. Ancora una volta, nell'universo si afferma una potenza politica e militare malvagia, ed interessata a mettere le mani su chi e quanto rimane degli Jedi. La mappa che consente di rintracciare l'ultimo Jedi è affidata ad un androide, il quale è protetto da un gruppo di coraggiosi, tra i quali c'è anche Han Solo, interpretato da un Harrison Ford un po' imbolsito, ma ancora in grado di interpretare un ruolo di uomo d'azione. Il regista va sul sicuro, riprendendo i canoni narrativi degli episodi precedenti, e confezionando un prodotto valido sotto ogni aspetto. C'è il senso del meraviglioso, trasmesso dalla ricostruzione di una galassia composta da pianeti di ogni aspetto e popolata da forme di vita di ogni foggia; umani, umanoidi, creature artificiali, etc.; c'è l'umorismo, generato da schermaglie e siparietti non invadenti tra i tre personaggi principali; c'è la drammaticità, legata alle azioni malvage compiute dagli esponenti della forza malvagia, e dai complessi rapporti di parentela tra i personaggi, sui quali sembra ci sarà ancora parecchio da scoprire; c'è infine tanta azione. Fughe, combattimenti di ogni genere, dalle battaglie tra astronavi ai combattimenti all'"arma bianca" (le spade laser).Il regista è inoltre molto bravo nell'annodare la nuova storia, alle vicende precedenti, pur lasciando il film accessibile anche a chi non conosce gli antefatti narrati nelle due precedenti trilogie. Ovviamente, pur concludendosi la vicenda strettamente oggetto del film, la storia della lotta tra i "buoni" ed i "cattivi" rimane in sospeso. Buona la colonna sonora, comprendente una reinterpretazione dei classici temi principali.
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