Regia di J.J. Abrams vedi scheda film
La Forza ?
La Forza si sarà pure risvegliata repentinamente ma l’annuncio della sua venuta è iniziato con largo anticipo, mesi fa: con una campagna pubblicitaria a tutto campo, martellante quanto un’invasione imperiale, che interessava automobili, compagnie telefoniche, batterie oltre che una preponderante offerta di giocattoli, chiavette USB a forma di Yoda e “action figure” di tutte le taglie in vendita ovunque (idea non proprio azzeccatissima, visto che i pupazzi dei personaggi ultimi, ovviamente non ancora fidelizzati, sono rimasti ampiamente sugli scaffali a vantaggio degli “storici” soldati imperiali o di Dart Vader). Tanto importuna che ormai temevo che il mio barista di fiducia, di mattina (con la Forza ancora [molto] dormiente) tentasse di propinarmi il “Caffè del Lato Oscuro” o che il mio panettiere mi offrisse la “Rosetta Millennium Falcon”…
La Forza s’è desta, dicevamo, ma i suoi effetti sulla “tenuta” della saga mi sono parsi deboli, inconsistenti e derivativi. La trama, incredibilmente, mi sembra che ricalchi pedissequamente, a parte qualche piccola variante, quella dell’episodio madre del lontano 1977. Con la sola opinabile idea che vivendo nel roboante (cinematograficamente) 21° secolo, tutto debba essere estremizzato e più grande: una Morte Nera decuplicata in volume e potenza (Starkiller [sic!]), un eccezionale pilota di caccia capace di centrare una moneta da un centesimo a terra mentre scende in picchiata fra la nebbia, il figlio di “papà e mamma” dall’animo combattuto (con scoppi d’ira caratterizzati da accesi moti di luddismo) che ha preso una “cattiva” strada nel tentativo di ispirarsi al potentissimo “nonno” (che, vado a memoria, non mi risulta sia stato mai capace di “bloccare” una raggio laser a mezz’aria [sic !]) ed una (ignara) predestinata che non appena impugnata una spada laser padroneggia perfettamente i trucchi jedi e sconfigge il potentissimo alfiere del male in men che non si dica (cioè, come se io sfidassi la Vezzali al fioretto e vincessi al primo assalto).
Oltre al risveglio si può quindi parlare anche di nepotismo della Forza, come presumo ci chiariranno gli sceneggiatori nei prossimi episodi per “spiegare”, tra le altre cose, la padronanza della divina disciplina da parte di Rey, probabilmente la figlia di terzo letto di Obi Wan Kenobi o forse tris-nipote, da parte di madre, di Yoda (la mascella volitiva, lo sguardo sfuggente). Una schiatta che Lucas riteneva estinta ma che Abrams e Kasdan ripensano invece floridissima. Un stirpe che, in base a questi presupposti e tenuto conto della supposta presenza nella mia famiglia (a detta di mio padre) di due lontani parenti “strani”, datisi improvvisamente al romitaggio non su lontani pianeti ma sulle montagne abruzzesi (uno dei quali affermato professore universitario), potrebbe arricchirsi di un’ulteriore membro non appena troverò il tempo di farmi contare i Midi-chlorian alla prossima donazione di sangue.
Dal punto di vista tecnico, ovviamente, nulla può essere eccepito ai realizzatori: il ritmo si mantiene alto (al netto di alcuni vistosi buchi di sceneggiatura filologici), pur nella già citata prevedibilità, e non mancano i classici inseguimenti e scontri mozzafiato. Il regista si dimostra infatti capace nel gestire le sequenze d’azione con mano pulita ma senza impressionare nella resa, svolgendo il suo compitino scorrevole da navigato artigiano del filone action. E, infine, spiace dirlo ma l’unico sussulto da me provato durante la visione l’ho avuto all’entrata in scena delle vecchie glorie, soprattutto un convincente Harrison Ford al quale viene concesso più spazio, che annichiliscono in un angolo (dello scaffale) le scialbe figurine di Rey e Fin.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta