Regia di J.J. Abrams vedi scheda film
A distanza di trentotto anni - 'Guerre stellari' o 'Star Wars - Episodio IV: una nuova speranza' che dir si voglia è del 1977 - torna una delle saghe di fantascienza più amate della storia del cinema, composta dai primi tre capitoli, detti 'La trilogia originale', per me i più belli, con il secondo film - 'L'impero colpisce ancora' - in assoluto il migliore di tutti, e la cosiddetta 'Trilogia prequel', con altri tre film - che proprio non gradii - usciti tra il 1999 e il 2005, tutti diretti da George Lucas che, nel 2012 - particolare non di poco conto - vendette la sua casa di produzione, la Lucasfilm, alla Disney, per la 'modica' cifra di quattro miliardi di dollari.
Questa lunga premessa per arrivare al nocciolo della questione, vale a dire che 'Star Wars - Il risveglio della forza' è il primo capitolo battente bandiera Disney e la cosa non è un fattore di poco conto nella resa artistica del film: la storia, scritta da J.J.Abrams, Lawrence Kasdan (non penso ci sia bisogno di ricordare cosa ha scritto e diretto...) e Michael Arndt ('Little Miss Sunshine' e 'Toy Story 3'), tenta, anche sulla scorta di essere contigua alla trilogia originale, di rinvigorire i fasti di un tempo, costruendo un plot che è una specie di seguito ma che, in effetti, ricalca, in maniera un po' pedissequa, lo schema di 'Guerre stellari', cambiando di fatto L'impero, sostituendolo con il Primo Ordine, che combatte con il gruppo di ribelli, con i gloriosi ritorni di personaggi molto amati, come il simpatico ed eterogeneo duo Han Solo (Harrison Ford) e Chewbacca (Peter Mayhew), che ben presto si reimpossessano della 'ferraglia', come fu definito ai tempi, 'Millennium Falcon', la principessa Leia (Carrie Fisher, a dir il vero molto più invecchiata nel personaggio che nella realtà, dove ha combattuto battaglie ben più dure che quelle nella finzione) e Luke (Mark Hamill, per ora solo un volto, che avrà certamente degli sviluppi nei successivi episodi), con l'aggiunta di nuovi che, eccetto la combattiva Rey (Daisy Ridley, molto brava, una vera sorpresa), ragazza molto determinata, non hanno al momento espresso nulla di memorabile: un pilota dotato di grande bravura, un po' come Luke, di nome Poe Dameron (Oscar Isaac), poco sfruttato, un ex combattente per l'Ordine, che ha fatto il gran salto, Finn (l'attore di colore John Boyega), definito non impeccabilmente e, dall'altra parte della barricata, dal 'Lato Oscuro', spiccano, si fa per dire, Kylo Ren (Adam Driver), che prende il posto di uno dei più grandi villain non solo della fantascienza ma del cinema in generale, ossia Darth Vader, per ora costituendo un pallido emulo, e Snoke, interpretato con la motion capture da Andy Serkis, carattere dai connotati quasi fumettistici.
La regia è stata affidata alle esperte mani di J.J.Abrams, al quale non si può dire nulla sulla costruzione delle singole sequenze, per fortuna lontani dalla filosofia di certi blockbuster fracassoni alla Michael Bay o dotati della pesantezza del tocco di un Roland Emmerich, che sfruttano a dovere le tante location naturali in giro per il mondo e i set ai Pinewood Studios - da elogiare i lavori degli scenografi. coordinati da Rick Carter e Darren Gilford - anche molto ben montate, ma mancano di quella magia, di quella poesia che rendeva unici la prima trilogia, specialmente i primi due episodi. Qui le uniche scene da ricordare, a mio avviso, oltre a quelle che rievocano il passato - l'apparizione improvvisa di Han Solo e Chewbacca sul Falcon, Leia e quella finale di...indovinate chi - sono lo scontro tra Han e Kylo e soprattutto la battaglia a colpi di spade laser tra lo stesso Kylo e l'indomita Rey, ma tutto l'insieme trasmette una sensazione di già visto o, speriamo, di incompiuto, dato il carattere di serialità dell'operazione.
Al momento, comunque, l'operazione è stata un boom dal punto di vista economico, avendo già incassato nel mondo intero, a tutto il 29 dicembre, la ragguardevole somma di 1 miliardo e trecento milioni di dollari.
Voto: 5,5.
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