Regia di J.J. Abrams vedi scheda film
Un concentrato esplosivo di emozioni, svolte imprevedibili e dialoghi effervescenti che lascia senza fiato.
Tutto familiare ma tutto differente, secondo un'azione di sagace revisionismo che aggiorna e rinfresca la saga stellare: l'eroe protagonista è di sesso femminile (la gagliarda esordiente Daisy Ridley) e ha come fortuito collega d'avventura un soldato imperiale di colore in diserzione (John Boyega), mentre l'amore tra Leia (Carrie Fisher) e l'ormai anziano Han Solo (Harrison Ford, simpatico e scattante come un tempo) è andato in frantumi per colpa del figlio Kylo Ren (Adam Driver), isterico nerd che idolatra le gesta del defunto Darth Vader. Punto di partenza di un trittico nuovo di zecca collocato a una distanza temporale di trent'anni da quello fondante, il settimo episodio di Star Wars è un concentrato esplosivo di emozioni, svolte imprevedibili e dialoghi effervescenti che lascia senza fiato (il ritmo è inarrestabile), curato con passione dal regista J. J. Abrams e scritto da Lawrence Kasdan insieme ad Abrams e a Michael Arndt. Le corrispondenze a diversi livelli col capostipite dell'epopea (ovvero il pane dei detrattori) si sprecano ma servono: in primis a ricatturare i fan e nondimeno a innervare il passato con la linfa del presente (si guardi l'eccidio iniziale del villaggio, col giovane assaltatore pietrificato davanti all’orrore della morte). Estetica mozzafiato ed effetti speciali al tritolo usati bene. Incasso globale di due miliardi di dollari.
Neanche a dirlo, la colonna sonora di John Williams è da brivido.
♥ Film OTTIMO (8) — Bollino VERDE
VISTO al CINEMA
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