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La comune

Regia di Thomas Vinterberg vedi scheda film

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La recensione su La comune

di mm40
4 stelle

Un professore universitario eredita la casa paterna. Enorme, troppo dispendiosa per lui, la moglie e la figlia 14enne; per questo chiamano a vivere con loro un gruppo di amici. Contro ogni aspettativa la 'comune' funziona, ma a metterla in crisi sarà proprio il professore, inserendo nell'ambiente un elemento esterno sgradito.

 

Se è vero che la filmografia di Thomas Vinterberg vive di alti e bassi, La comune può pacificamente inserirsi nella seconda categoria; rimane da sottolineare però il dettaglio non da poco che, anche nelle sue peggiori prestazioni, il regista danese non sfigura mai. Difficile dire che La comune non sia un'opera ben diretta e recitata, che manchino le idee di partenza nella storia; ma è altrettanto arduo sostenere che la visione sia appassionante e che gli sviluppi della trama generino curiosità o tensione: tutto - personaggi, dialoghi, situazioni - finisce pian piano per appiattirsi e scomparire in un finale al bromuro - e oltrettutto conciliante, fasullo - che segue l'unico avvenimento degno di nota di tutto il film (che non viene qui citato per non dar vita a spoiler), avvenimento che a quel punto sembra inserito a forza nella narrazione pur di dare una conclusione al lavoro. Vinterberg è anche sceneggiatore, insieme a Tobias Lindholm, e autore del testo teatrale da cui proviene il soggetto; ha a disposizione una coppia di protagonisti che ben conosce e di sicuro affidamento (Ulrich Thomsen e Trine Dyrholm) e una serie di interpreti validi (Helene Reingaard Neumann, Lars Ranthe, Julie Agnete Vang, Fares Fares), eppure il risultato finale non convince granchè. Più che a un film 'brutto' (semplificando al massimo la questione, si capisce) sembra di trovarsi di fronte a un film 'inutile' (idem), nel quale l'unica morale sembra essere relativa all'incapacità dell'essere umano di tenere sotto controllo i suoi sentimenti, quantomeno quelli più forti. Tutto qui? 4/10.

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