Regia di Craig Zobel vedi scheda film
Film tra fantascienza e sentimento.Non memorabile.
La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo omonimo, scritto nel 1974 da Robert C. O'Brien e pur essendo stato classificato come film di fantascienza, è in sostanza un racconto sentimentale, imperniato su un torbido e coatto "Ménage à trois".Dopo un'apocalisse nucleare di cui si sa ben poco, sono sopravvissute soltanto tre persone, una donna e due uomini,peraltro uno appare solo alla fine, rompendo l'equilibrio che si era riuscito a stabilire.Nello splendido scenario di una valle incantata, una sorta di Eden, risparmiato dalle radiazioni, dunque si sviluppano le relazioni e i rapporti tra questi tre personaggi.Storia minimalista, che vorrebbe raccontare la disperazione, da punti di vista diversi,la protagonista femminile, molto religiosa e spirituale,il suo estemporaneo compagno materialista e ateo e infine il "terzo incomodo"che viene a turbare le dinamiche interpersonali, con la sua vivacità estroversa e scaltra,Il regista punta molto sulla psicologia, in un gioco sottile di attrazioni e gelosie, tra seduzione e repulsione,fino al finale aperto e implicitamente non molto "conciliante"Tuttavia, al di la di questi intendimenti ambiziosi e anche se la prova attoriale è discreta,ho trovato il film lento e noioso.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta