Regia di Brian A Miller vedi scheda film
Vice è il nome che viene dato ad uno speciale resort, un distretto futuristico cittadino dove i clienti o ospiti possono interagire con degli androidi che svolgono all’interno della struttura il ruolo di intrattenitori e di vittime sacrificabili.
Gli sceneggiatori sulla falsariga del più noto e riuscito “Il mondo dei Robot” cercano di mettere su un qualcosa di simile sfruttandone l’idea che di per se sarebbe interessante, in realtà quello che si propone è solo un accenno iniziale, le varie ambientazioni che gli ospiti dovrebbero trovare non ci sono.
Varcata la soglia di “Vice” c’è invece solo un diffuso abuso perpetrato ai danni degli esseri artificiali. Un business giustificato dalla enorme massa di denaro che fa comodo sia al gestore della struttura che alle casse cittadine.
A contrastare questo ignobile mercato del divertimento rimane da solo il detective Roy, con il suo caratteristico stecchino tra i denti…
Il regista Brian Miller, specialista in film di bassa qualità, arruola attori del calibro di Bruce Willis, Bryan Greenberg per partorire quello che è più un film d’azione che non uno di fantascienza.
Confusionario e privo di qualsiasi riflessione sul rapporto tra esseri umani e androidi, Vice non convince, la storia è troppo scarna e 90 minuti di sparatorie non bastano a tenerlo in piedi. Gli androidi raffigurati, specie la ragazza che fugge dalla struttura, non rendono l’idea, la percezione dell’essere artificiale, sembrano piuttosto delle banali ballerine che lavorano in un bordello…
Pessimo action-movie travestito da film di fantascienza
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