Regia di Eric Schaeffer vedi scheda film
Nella periferia americana del Kentucky, in un paesino sperduto nel verde di boschi e praterie dove tutti si conoscono e sanno tutto di tutti, Ricky, una bella transgender ventenne orfana di madre, con un fratellino adolescente ed un padre premuroso, vive con serenità e una certa spavalderia non sguaiata il suo ostinato voler essere donna, nelle sembianze come negli aspetti più intimi ed introspettivi.
Saldamente legata all’amicizia apparentemente disinteressata del bell’amico d’infanzia Robby, una sorta di baldanzoso cowboy dall’animo gentile, la vita placida da barista di Ricky viene scossa quando nel suo locale entra la bella Rebecca, futura sposa di un eroico marines di stanza in Afghanistan, nonché ex amico di scuola di Ricky quando ancora egli risultava un maschietto.
La bellezza e la disponibilità di Rebecca riaccendono passioni e desideri che la protagonista era convinta di aver chiarito a se stessa. Di fatto la passione nascente tra “le” due, si trasforma in un amore in qualche modo eterosessuale. Complicazioni e vicissitudini da commedia sono in agguato e il film, carino e più serio di quanto non voglia apparire, si rivela una felice sorpresa.
Organizzato con qualche lungaggine di meno (bastava un taglio di un quarto d’ora di riempitivi inutili), la commedia sarebbe risultata perfetta. Notevole l’interpreta di Ricky, Michelle Hendley, una bellezza femminile che non lascia traccia di antiche nascoste maschilità, se non nella voce, come spesso accade: una Paz Vega dalla frangetta sexy che buca lo schermo e risalta per simpatia ed umanità.
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