Regia di Philippe Le Guay vedi scheda film
Da Locarno 2015 e precisamente dalla sezione (o vetrina) che è l’amena proiezione serale di Piazza Grande, FLORIDE segna il ritorno, da una parte del regista francese di successo Philippe Le Guay (Molière in bicicletta, Le donne del 6° piano), dall’altra del grande attore Jean Rochefort, qui protagonista assoluto della tenera commedia incentrata sulle follie e capricci di un anziano eccentrico industriale afflitto dai primi sintomi di demenza senile, che lo spingono, tra le altre cose, ad intraprendere un lungo viaggio aereo con direzione Miami, intento a raggiungere una delle due figlie, che da molto tempo non ha più occasione di vedere.
In un via vai temporale che scandisce alcuni particolari del viaggio, con quella che è la vita quotidiana dell’anziano imprenditore, il regista ci conduce all’interno di un rapporto intenso tra l’uomo e l’altra sua figlia (una sempre apprezzabile Sandrine Kimberlain), colei che da tempo ha preso le redini dell’attività di famiglia, e lotta quotidianamente per il bene dell’attività e per tenere assieme i brandelli di una vita di famiglia che fa di tutto per uscire fuori dai binari della regolarità, grazie anche alle bizzarrie dell’anziano, eccentrico genitore.
Il film intimo, esile ma accattivante, che ha dalla sua l’originalità di raccontarci gli eventi spesso dal punto di vista della mente annebbiata e dunque eccentrica, incontrollata del vecchio industriale, rendendoci saltuariamente parte del suo mondo popolato di ricordi e di persone che rimangono vive e presenti spesso senza rispettare la cronologia temporale che li ha visti vivere anche in epoche differenti, o scomparire per tragici evenienze che il vecchio ha rimosso dalla propria esperienza.
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