Trama
Nonostante gli 80 anni suonati, Claude Lherminier non ha perso nulla della sua prestanza. Con il suo vestito di lino bianco e un foulard colorato, prende un aereo che dalla Francia per un colpo di testa lo porta fino in Florida, dove si reca per far visita alla figlia Alice, sposata a un americano e trasferitasi a Miami. Ben presto, però, saranno chiari gli eventi che, occorsi qualche settimana prima, hanno preceduto (e deciso) il viaggio.
Approfondimento
FLORIDA: L'ULTIMO VIAGGIO DI UN PADRE
Diretto da Philippe Le Guay e scritto dal regista con Jérôme Tonnerre, Florida è l'adattamento di una rappresentazione teatrale di Florian Zeller e racconta la storia di Claude Lherminier, un ottantenne che, al di là di un buon aspetto fisica, comincia a mostrare i primi segni di demenza senile, uno stato che si rifiuta ostinatamente di accettare. Mentre la figlia maggiore Carole vorrebbe che lui non rimanesse da solo, per un capriccio Claude decide di partire per la Florida, nascondendo a tutti le ragioni del viaggio.
Con la direzione della fotografia di Jean-Claude Larrieu, le scenografie di Françoise Dupertuis, i costumi di Elisabeth Tavernier e le musiche originali di Jorge Arriagada, Florida viene così presentato dal regista: «Questa è la prima volta che porto sullo schermo qualcosa di già esistente. Di solito lavoro solo su soggetti originali e, stavo scrivendo una sceneggiatura da quasi un anno, quando ho scoperto a teatro Le pere, la pièce di Florian Zeller. Sono rimasto subito affascinato dall'originalità della messa in scena. La rappresentazione si apre con un padre e una figlia che interagiscono su un palco per quindici minuti circa in un clima di commedia leggera. Vi è poi uno stacco e si passa alla scena successiva, in cui si ritrovano nuovamente il padre e la figlia ma quest'ultima ha il volto di un'altra attrice. Ci si chiede allora se la prima figlia era davvero tale, nasce il dubbio sull'identità del personaggio visto. Si è confusi ed esitanti ma poi gradualmente si scopre che il padre perde la memoria: Zeller, con l'escamotage delle due attrici, riesce a farci entrare in testa il padre e a fornirci il suo soggettivo punto di vista. Si tratta di un grande colpo teatrale.
Adattare la rappresentazione ha comportato come prima cosa il cambio di location e di situazione. Dopo aver cercato diverse soluzioni, Tonnerre ha trovato l'idea del viaggio, di un ultimo viaggio. Niente è più cinematografico di un viaggio da un luogo a un altro. Preciso che il viaggio non è né immaginario né sognato, anche se il comportamento del protagonista potrebbe farlo pensare. Non è qualcosa di mentale: Claude parte realmente per la Florida per riunirsi alla figlia che vive lì. Per me, Florida non è la storia di un uomo che perde lentamente la sua lucidità ma è quella di un padre che desidera rivedere la figlia in Florida. Lei è partita per andare dall'altro lato del mondo e gli manda una cartolina ogni sei mesi mentre Carole, con il suo atteggiamento abbastanza duro, è presente nella sua vita, la vede quattro volte alla settimana e si prende costantemente cura di lui e delle sue esigenze. Ovviamente, Claude ha voglia di vedere la figlia lontana e di stare con lei, è la sua preferita: tutti sappiamo quanto sia ingiusto il diverso modo in cui i genitori amano i figli. Si tratta di una situazione naturalmente crudele ma anche comica, se vogliamo.
Per il ruolo di Claude ho scelto l'attore Jean Rochefort, volevo vederlo tornare al cinema e offrirgli un ruolo su misura per lui. Claude ha qualcosa di shakesperiano, che gli permette di coniugare fantasia e umorismo, doti che Rochefort ha dimostrato più di una volta di avere. Non si è però lasciato convincere facilmente e abbiamo dovuto rimettere mano ad alcuni aspetti del personaggio, aggiungendo quelle dosi aggressive di cui soffre chi è affetto da morbo di Alzheimer. Sandrine Kiberlain interpreta invece il personaggio di Carole, la figlia meno amata di Claude. Carole ha un figlio, dirige una fabbrica di cartone e da sola cerca di prendersi cura del padre. Inoltre, ha un compagno che è impersonato da Laurent Lucas».
Trailer
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Commenti (4) vedi tutti
Un superlativo Rochefort tra demenza senile e Alzheimer....piu' dramma che commedia.
leggi la recensione completa di ezioSeducente nella sua essenzialità grazie alla notevole interpretazione di Rochefort. Ma per favore non classificatela commedia, mi ha trasmesso una tristezza infinita ricordandoci come il tramonto sia pervaso di rimpianti e ricordi amari, mentre spesso la mente ci abbandona indifesi nell'arena del mondo.
commento di Michi58Nel vedere il film, si ha subito la percezione di una pièce teatrale alle spalle- o meglio- la voglia di rivedere la storia su quattro tavole di palcoscenico.
leggi la recensione completa di viacristallini99Un grandissimo Jean Rochefort per una storia agrodolce, che intreccia momenti di squisita leggerezza a una riflessione sulla caducità dell'esistenza, tra immaginazione e realtà, memoria e oblio.
leggi la recensione completa di Springwind