Regia di Josh Trank vedi scheda film
È facile pensare che per i blockbuster ci sia una ricetta. Nella corsa all’oro supereroico di questi anni 10, la Fox segue puntigliosamente tutte le istruzioni: adattamento cinematografico dell’origin story di personaggi Marvel (ma, per questioni di diritti, questi?Fantastici Quattro non c’entrano nulla con l’universo degli Avengers); arruolamento di un regista emergente, forte del piccolo successo di un esperimento indie (qui si tratta di Josh Trank, autore del bel Chronicle); casting iper giovane, molto promettente e un filo spiazzante (il lanciatissimo Miles Teller di Whiplash, Michael B. Jordan/Torcia umana afroamericana, la Kate Mara di House of Cards e Jamie “Billy Elliot” Bell); iniezioni di “realismo” e cupezza con più di uno sguardo al nolaniano Cavaliere oscuro, senza dimenticare qualche strizzata d’occhio ironica, ché si sta pur sempre parlando di un cinefumetto. Guardare Fant4stic 4 è un po’ come assistere, impotenti, a un test di collaudo in cui va tutto storto: il film si sfalda di scena in scena, mentre a un infinito primo atto espositivo, ancorato a pretese di verosimiglianza e a dettagli pseudoscientifici, segue una risoluzione raffazzonata e cartoonesca, con l’apice in uno scontro finale frettoloso e mal scritto, neppure nobilitato da effetti speciali notevoli. Voci di corridoio parlano di una produzione travagliatissima, esaurimento nervoso del regista incluso. A noi resta l’ovvia constatazione: la ricetta, da sola, non serve a granché.
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