Regia di Massimo Cappelli vedi scheda film
Il solito gay tutto mossette, tic, boccuccia stretta convive felicemente con il suo compagno altrettanto sopra le righe. Almeno finchè non conosce Belen, ninfomane a cui nessun maschio resiste, neppure quelli a cui le donne non piacciono. Comunque verso la fine del film si pente e torna dal suo barzellettistico partner.
Lati positivi: il cinema italiano finalmente si accorge dell'omosessualità maschile, per quanto in netto e colpevole ritardo; il lieto fine che per una volta non costringe i gay a 'convertirsi'. Lati negativi: non tutto il resto, ma parecchio di questo film. Non c'è 2 senza te sembra dal titolo un'operina adolescenziale in stile 3MSC, ma pian piano durante la visione si scopre che il titolo non c'entra davvero niente con la pellicola e che si sta assistendo a una commediola dai toni sguaiati, smaccatamente comici-demenziali, con ambizioni mal riposte da film 'di costume', che tratteggia in maniera ironica la contemporaneità. Più che sull'ironia, la sceneggiatura del regista (Massimo Cappelli) e del protagonista (Fabio Troiano) pare basarsi sulla caricatura, se non addirittura sulla barzelletta; gay che più stereotipati non si potrebbero, la donna-cavallona sempre seminuda o provocante, a cui nessuno può resistere, una vicina rompicoglioni di natura, un bambino più saggio degli adulti intorno a lui... Non che le caratterizzazioni non funzionino: gli interpreti sono tutti in parte (oltre ai due già citati, Dino Abbrescia, Tosca D'Aquino, Giuseppe Antignati e il piccolo Samuel Troiano, nipote del protagonista, compongono il nucleo centrale del cast), ma francamente non siamo di fronte a un'opera dissacrante o sarcastica, che permetterebbe l'utilizzo di certi espedienti in chiave critica, bensì a una commedia per famiglie. Secondo lungometraggio per Cappelli, a quasi un decennio di distanza dall'esordio con Il giorno + bello (2006). 2,5/10.
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