Regia di Silverio Blasi vedi scheda film
Trecentotrenta minuti circa, poco più di un'ora di durata per ciascun episodio: e sono cinque puntate nel complesso. Come un uragano è un'opera smisurata nella lunghezza e dilatata nei contenuti, che difficilmente uno spettatore televisivo odierno riuscirebbe a seguire: tanti personaggi importanti, numerosi sconvolgimenti, una cura per il dettaglio che rende la sceneggiatura più simile a un romanzo che a un copione da trasporre sullo schermo. Questo fattore è dovuto essenzialmente al fatto che l'autore del testo originario, l'inglese Francis Durbridge, è di professione giallista - moderatamente famoso, peraltro - e che questi viene interpellato anche per lavorare sulla sceneggiatura del film (in team con Biagio Proietti, Franca Cancogni e con il regista Silverio Blasi); in secondo luogo, non va dimenticato che all'epoca lo 'sceneggiato televisivo', quella che oggi sarebbe chiamata fiction, aveva esattamente questo tipo di standard. Ma oltre alla durata e alla complessità della trama, altre caratteristiche tipiche ne sono la netta prevalenza di interni su esterni (più economici a girarsi) e dei dialoghi sull'azione (idem), così come il cast di estrazione prevalentemente teatrale; fra gli interpreti si ricordano Alberto Lupo, Corrado Pani, Delia Boccardo, Adriana Asti, Renzo Montagnani (irriconoscibile senza baffi!), Nora Ricci, Renato De Carmine e Manlio Guardabassi. Ben assestate le musiche di Bruno Nicolai. La consistenza della storia è misera, ma la messa in scena - pur spartana per i motivi appena rilevati - è professionale e, questa sì, ancora oggi valida. 5/10.
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