Regia di Shane Black vedi scheda film
Azione, commedia, thriller e giallo si avviluppano fantasiosamente nei lerci e colorati anni Settanta degli Stati Uniti.
È gran parte di Shane Black (e di Anthony Bagarozzi, con egli autore dello script) il merito di questa spumeggiante resurrezione post-moderna del buddy cop movie vecchia risma. Dopo la regia di Iron Man 3, Black ravviva lo schema narrativo e l'anima delle sue storie cinematografiche più popolari (Arma letale, L'ultimo boy scout, Kiss Kiss Bang Bang), dove incontri criminali, brusca violenza, scambi verbali divertenti e trama poliziesca si stringevano la mano. Nello stesso modo, anche in The Nice Guys azione (pestaggi e sparatorie), commedia (battute di umorismo gradasso e dannatamente liberatorio), thriller (i maneggi del pezzo grosso Kim Basinger) e giallo (la scomparsa di un'attrice pornografica e il mistero legato alla fuga di un'altra ragazza) si avviluppano fantasiosamente nei lerci e colorati anni Settanta degli Stati Uniti, tra riverberi di Quentin Tarantino (l'occhio pulp con cui è visto il tutto), lingotti d'oro puro a diciotto carati (l'inizio è una bomba) e una sotterranea malinconia che si cela nelle azioni dei personaggi. Non c'è quasi niente di nuovo e non tutto corre liscio (il colpo di sonno in automobile con l'ape gigante), ma grazie alla chimica tra il sempre più lanciato Ryan Gosling e l'esperto Russell Crowe (ingrassato per il film) il grado di diletto è comunque stellare.
Nella colonna sonora vintage di David Buckley e John Ottman, la fanno da padrone September e Boogie Wonderland degli Earth, Wind & Fire.
♥ BUON film (7) — Bollino ROSSO
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