Regia di Shane Black vedi scheda film
C'è una cosa da sapere su Shane Black, regista di The nice guys, qui alla sua terza prova dietro la macchina da presa dopo Kiss kiss bang bang e Iron man 3: quando fu sommerso da un mare di soldi per avere scritto le sceneggiature di Arma letale, Black si ritirò dal cinema per quasi due decenni. Un po' per l'invidia dei colleghi, un po' per un insolito caso di coscienza morale, di difficilissimo reperimento dalle parti di Hollywood.
In questa occasione ritroviamo il suo cinema dai filamenti tarantiniani con struttura da buddy movie come nei quattro episodi da lui firmati che ebbero Mel Gibson e Danny Glover come protagonisti. Qui la strana coppia, una via di mezzo tra una versione postmoderna di Stanlio e Ollio e Starsky & Hutch, si trova a Los Angeles, nel 1977. L'investigatore privato Holland March (Gosling) e il detective Jackson Hely (Crowe) stanno cercando una ragazza che si chiama Amelia. La sua scomparsa sembra legata alla tragica morte di una diva del porno. Insieme alla figlia ficcanaso di Holland, i due scopriranno che l'intricatissimo caso è connesso con il doppio tentativo di fermare l'avanzata del porno e di promuovere la vendita di automobili in barba a qualsiasi criterio di attenzione per l'ambiente.
Raccontata così, la trama sembra quasi comprensibile, mentre invece è l'aspetto più fragile e pretestuoso di un film scritto benissimo, con dialoghi spumeggianti, battute a raffica e tentazioni splatter. Una detective story a metà strada tra Boogie nights e Vizio di forma in chiave slapstick, con un registro grottesco che non dispiacerebbe ai fratelli Coen.
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