Espandi menu
cerca
The Nice Guys

Regia di Shane Black vedi scheda film

Recensioni

L'autore

axe

axe

Iscritto dal 23 marzo 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 27
  • Post -
  • Recensioni 1473
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Nice Guys

di axe
6 stelle

Los Angeles, fine anni'70. L'attrice hard Misty Mountain muore a causa di un incidente stradale dalla dinamica oscura; l'attempata zia della vittima assume Holland March, uno scalcinato detective dalla bottiglia facile, che tira avanti con piccole indagini commissionate da anziani un po' fuori di testa, per scoprire la verità, dal momento che immagina d'aver visto la nipote ancora viva giorni dopo il sinistro. Holland apre le ricerche giungendo sulle tracce di Amelia, una ragazza molto somigliante a Misty, la quale, a sua volta, ingaggia Jackson Fealy, un picchiatore, al fine di liberarsi delle attenzioni del detective. Dopo un primo scontro, i due, compreso che tra Amelia e Misty esiste un legame, e che anche altri cercano la ragazza, per farle del male, uniscono le forze e si lanciano in un'indagine serrata, sollevando il velo su un complotto ai danni della salute pubblica, ordito da una lobby di fabbricanti di autoveicoli. Film d'azione con venature poliziesche, nonostante i toni molto leggeri, "The Nice Guys" non lesina elementi di dramma. I due protagonisti, Jackson Healy (Russel Crowe) e Holland March (Ryan Gosling), hanno alle spalle un passato difficile. Il primo tira avanti pestando personaggi che generalmente meritano tale trattamento, ma diventando talmente abituato alla violenza, da non comprendere quanto possa far male e rinunziando a cercare un'alternativa a tale modo di fare. Lo aiuta a riflettere la giovanissima Holly, figlia tredicenne di March e sostegno, morale e non solo, di quest'ultimo, Il detective soffre per la morte della moglie, della quale si ritiene parzialmente responsabile, immagina di non avere prospettive di miglioramento ed annega i suoi dispiaceri nel bere. La contesa ed il successo contro avversari numerosi, crudeli e di difficile individuazione, riporta a galla quanto di buono c'è in loro. Appurano che Misty Mountain è morta a causa della partecipazione ad un film, concepito in modo da rendere pubblici i dettagli di un colossale e pericoloso imbroglio "industriale", non essendo ciò possibile in altra maniera. Anche i potenti lobbisti che ne sono gli autori scoprono il progetto del film; s'impegnano, pertanto, a far eliminare tutti coloro che sono coinvolti nelle riprese, cosa che avviene con estrema spietatezza. Infine, nonostante la truffa ai danni dell'ambiente, venga scoperta, gli autori non ne pagano le conseguenze; siamo ancora negli anni '70, la coscienza ecologista della società non è ancora adeguatamente formata - nonostante, nella galassia dei contestatori non manchi chi, platealmente, si getta al suolo con una maschera antigas sul volto - e gli industriali di Detroit, città dell'industria automobilistica, siano in parabola ascendente ed abbiano un'influenza che prescinde dalle loro immense ricchezze; una loro complice nelle istituzioni opera, quasi adorandoli, nella convinzione che siano i veri padroni della nazione. Ho molto apprezzato la prima parte del film; dopo un avvio vivace, con intrigante presentazione dei personaggi e del loro mondo, inizia la narrazione delle indagini. Pian piano, tuttavia, l'intreccio si fa complesso, la vicenda perde di realismo, ed il ritmo rallenta. E' richiesta una buona dose di attenzione per non perdere i dettagli rilasciati qua e là, come tessere di un puzzle che viene ricomposto alla fine, coincidente con un magistrale scontro finale, all'interno di un "Salone dell'Auto". Russel Crowe e Ryan Gosling, pur in ruoli non molto originali, duettano gradevolmente; di rilievo la presenza nel cast di Kim Basinger, nel ruolo di Judith, madre di Amelia. Ambientazione del racconto è una California colorata e solare, ricca ed edonistica; come spesso accade per ricostruzioni di quel particolare contesto statunitense, disagi e disparità sociali esistono, ma sono ben nascosti dai "paraventi" del benessere. Impossibile, infine, non notare, nelle discussioni circa il tema trattato, riferimenti alle attuali prospettive del mondo dell'automobile (le persone dell'epoca sono immaginate ipotizzare un rapido avvento della mobilità elettrica; negli anni '80 ciò non avvenne, ma il nostro prossimo futuro potrebbe essere diverso). Un simpatico film d'azione, poco realistico, ma avvincente, in virtù del contenuto "poliziesco", e tenuto in piedi da un'affiatata coppia di bravi interpreti.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati