Regia di Ben Younger vedi scheda film
La storia vera di Vinny Pazienza (Miles Teller), pugile campione del mondo che a seguito di un brutto incidente automobilistico perde la corona e rischia di non poter neanche più camminare, figuriamoci salire sul ring.
Carriera finita?
"Sono pronto a dare tutto”.
“Oh ma tu dai sempre tutto ragazzo, ...forse non basta”.
Nello scambio di parole fra Vinny e l’organizzatore di incontri della federazione Lou Duva (Ted Levine) è racchiuso lo spirito del film e di questa storia incredibile e vera di morte sportiva e resurrezione, e che forse avrebbe meritato maestranze di maggior valore, oltre che una degna distribuzione. Non è un brutto film “Bleed” intendiamoci, sarà che stupire con un film di boxe è sempre più difficile, trovare qualcosa di nuovo da dire e chiedere una messa in scena più energica era lecito ma forse era troppo per il giovane seppur volenteroso regista: qui tutto fila liscio secondo i soliti cliché di genere, senza tentare neanche di sfondare un pochino, magari rischiando qualcosa in più. Ed invece assistiamo ad una storia formidabile (quella si che lo è) di incredibile grinta e tenacia, che scalfisce appena senza lasciare il segno. La ricostruzione tecnica degli incontri così come la descrizione del ménage familiare staziona nella media, il ritmo è buono.
In un cast che fa il proprio dovere (il migliore è Aron Eckhart nei panni dell’allenatore Rooney, pelato e ciccione ruba con facilità la scena agli altri) forse l’unica nota stonata è proprio il protagonista : la faccia di Teller pulita e rassicurante è proprio l’opposto del vero Vinny Pazienza.
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