Trama
Come molti indiani benestanti - particolarmente quelli nati dopo l'indipendenza - Agastya (August) Sen parla e pensa in inglese. Ascolta Bob Dylan, il rock e il jazz; ama la poesia e legge Marco Aurelio per proprio piacere. È un funzionario amministrativo e dunque fa parte del ceto più influente e potente del paese. Per la sua origine di classe e background e per la sua educazione sembra destinato a diventare un membro della moderna élite che governa l'India. Ma un giorno viene mandato per un anno di apprendistato a Madna, una piccola cittadina dell'India centrale. La sua esperienza dell'India "reale" si trasforma in una corsa sulle montagne russe, uno shock culturale, fatto di confusione e iperattività sessuale. Straniero nella sua patria, August viene a patti con questa vita provinciale cercando di cavarsela come può: fantasia, sogni a occhi aperti e autoerotismo divengono i suoi mezzi di rivolta e fuga.
- Premio speciale della Giuria al Torino Film Festival 1994
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