Trama
Sega è ancora molto giovane quando si sposa e va a vivere a Chioufen, un villaggio tra i monti a nord di Taiwan. L'uomo lavora in miniera e ha due figli. Ciò accade non molti anni dopo la sconfitta giapponese e il ritorno di Taiwan alla Cina. Sega si è sempre considerato più giapponese che cinese e al figlio Wen Jian ha insegnato a chiamarlo "Dosan", un'approssimazione del giapponese "Otosan" (papà). Mentre la vita del villaggio si fa più difficile perché la miniera d'oro sta per chiudere, la moglie di Sega mette al mondo il terzo figlio. Nella casa scoppia il finimondo quando il capofamiglia, rimasto senza lavoro, passa le sue giornate a giocare a mahjong e a indebitarsi. La moglie abbandona il tetto coniugale per farsi suora, ma un monaco la riporta a casa. Nel periodo in cui Wen Jian si trasferisce a Taipei per gli studi superiori, Sega ricomincia a lavorare in miniera. Sta sempre dalla parte dei giapponesi, anche se la sua salute, che vacilla a causa dell'inizio di un enfisema, non gli permette di accalorarsi come un tempo. A cinquantacinque anni va in pensione e si trasferisce con tutta la famiglia a Taipei. La sua salute peggiora e quattro anni più tardi gli viene diagnosticato il diabete. Ricoverato in ospedale nel 1990, cerca di togliersi la vita, ma viene salvato. Morirà qualche tempo dopo. Nel 1991 il figlio Wen Jan si reca poi a Tokyo e finalmente avvera il sogno del padre: lo onora portando le sue ceneri in Giappone e facendogli "vedere" il Monte Fuji e il Tempio Meiji.
- Miglior film al Torino Film Festival 1994
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