Regia di Ben Wheatley vedi scheda film
33 TFF - FESTA MOBILE
In una Londra che si stava preparando anche logisticamente a cavalcare gli anni del boom economico e della borsa, un quartiere di lusso sta nascendo in quella che nel '75 era periferia, ed ancora oggi è invece il cuore pulsante di una economia a livello europeo, se non mondiale. Un medico distinto ed affascinante entra nel suo nuovo appartamento avveniristico e lussuoso e si gode il benessere di un agio meritato. Conosce i vicini e nota che la disposizione del super grattacielo osserva una disposizione gerarchica di tipo verticale, che dal basso del ceto più semplice si eleva fino ad arrivare all'attico destinato al "dio" artefice di tutto il progetto: un architetto geniale ideatore di tutto quel creato.
Ma l'amalgama stratificata così poco compatibile, stenta ad impastarsi, a calcificarsi e ad adattarsi, e in poco tempo un'atmosfera apocalittica e da fine del mondo finisce per regnare in quel microcosmo che finisce per essere un satellite speculare rispetto all'intero pianeta.
Il sogno per troppo tempo ritenuto impossibile di adattare il celebre romanzo breve "Il condominio" di Ballard si avvera dopo decenni di tentativi da parte dell'ostinato e noto produttore Jeremy Thomas.
Di certo risulta ottima l'idea di mantenere l'ambiente originale anni '70, che la scenografia ricostruisce con gran rigore e gusto nei dettagli anche minimi relativi ad arredi e costumi d'epoca.
Ottimi gli attori, Tom Hiddleston elegante ed affascinante come un damerino e Sienna Miller, sexy e prorompente. La voce matura ed accattivante di Jeremy Irons è sempre un privilegio poterne fruire in v.o.. Il film ha un incipit accattivante e coinvolgente che fa promettere davvero bene. Poi la storia si incarta e contorce come in uno scherzo perverso che travolge la narrazione, finendo per tergiversare sul buon materiale accumulato fino a quel momento. Peccato perche Wheatley ha carisma e talento, la dose di cattiveria necessaria per affrontare tematiche e storie così spudoratamente complesse ed improbabili, e proprio in virtù di ciò il film aveva creato un'attesa molto forte, facendo davvero ben sperare. Di certo sperare di più di quanto regala questo adattamento, che ci lascia almeno in parte interdetti, se non decisamente insoddisfatti. Notevole la versione riarrangiata e resa più solenne, enfatica e melodrammatica del bel pezzo degli Abba S.O.S.: una versione accattivante che resta in testa e non ci molla più.
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