Londra, 1975. Una torre di appartamenti si staglia in alto sul Tamigi, segnando l'inizio di quello che diventerà un grande quartiere della finanza. La torre domina l'intero paesaggio e viene da tutti semplicemente chiamata "il condominio". Il più illustre dei residenti è Robert Laing, un ambizioso e giovane dottore. Quando incontra Wilder, un carismatico provocatore, Laing viene introdotto nel ventre squallido del palazzo: un nido di depravazione, che lo sconvolge alla sola vista. Ben presto, la situazione degenera nella follia e nella violenza e Laing si ritrova tra orde di inquilini assetati di sangue.
Note
Liberamente tratto dal romanzo Il condominio, di James Graham Ballard.
Trasposizione filmica di uno dei classici della fantascienza. Nel complesso abbastanza fedele ma più blanda dell'opera letteraria e sicuramente meno pervasiva.
Giuro, l'ho visto 2 volte.
Il film è cosi contorto che dopo 5 minuti perde ogni tipo di senso logico, diventando un insieme di eventi nosense.
Se stai leggendo prima di vedere il film, non vederlo sono 2 ore sprecate. Te lo dice un idiota che ne ha sprecate 4 tentando di capire.
Film che si avvita fin troppo nel grottesco sarcasmo di una messa in scena che ambisce a riprodurre le astrazioni simboliche del racconto ballardiano, mescolando in confusionario caleidoscopio di eventi le inevitabili pulsioni di una regressione antropologica e l'irreversibile tramonto della civiltà occidentale.
Cult novel di Ballard tradotta in noia. Regia sopra le righe, priva di suspense, che si divide tra inutili barocchismi e richiami confusi ai ‘carnevali’ di Greenaway (lo score di Mansell sembra scritto da Nyman). Buchi irrisolti nella pessima sc. di Amy Jump. Quando c’è di mezzo J. Thomas anche il buon Wheathley delude. Cronenberg, where are you?
L’inizio è anche la fine.
Robert Laing sembra aver trovato il suo posto nel mondo, circondato dal suono dei gabbiani, che come avvoltoi volteggiano intorno al condominio, si gusta tranquillo i resti del bianco pastore alsaziano, una volta fedele compagno dell’architetto, la mutazione è ormai avvenuta, un inevitabile ritorno alle origini dell’uomo, alla… leggi tutto
Trasferitosi nel'avveniristico grattacielo progettato da un brillante architetto che vorrebbe riprodurre una ideale stratificazione sociale della classe borghese, il fisiologo Robert Laing inizia a sperimentare la serpeggiante ostilità e le pulsioni distruttive che animano una comunità separata da condizioni economiche e di censo che ne rendono difficile la pacifica convivenza. Il… leggi tutto
“Noi siamo il raccolto.”
Glitch in the Wall.
“Cosa avrebbe visto chi avesse scelto di guardare?” Un’immemore di sé stessa umanità composta da quel che ne…
Stasera grazie a voi, ho deciso di impegnarmi, perchè è quello che bisogna fare in parte, per veder questo film. Apprezzato parecchio questa pellicola caratterizzata da questa ambientazione discopica, la quale fa parecchio riflettere. Una quieta prima parte, prima della follia nella sua seconda, la quale si lascia andare nel grottesco totale. . Io l'ho apprezzata…
Condomium di Ballard è un romanzo che al suo tempo sicuramente dovette spiazzare non pochi lettori, io l'ho letto quest'anno e l'ho trovato prevedibile e persino noioso. Sicuramente l'aver letto l'edizione Urania che ha sforbiciato le parti più cruente non è stato d'aiuto. Ho quindi affrontato la visione del film con la remota speranza che per una volta il film potesse…
Asseverati i requisiti tecnici per gl’interventi volti a mirare il via libera per l’applicazione dell’aliquota di detrazione al 110% del super-bonus edilizia la variegata pagura umanità…
Affascinante solo l'idea di adattare il bellissimo romanzo di Ballard, Il condominio, un'allegoria molto potente e concettualmente molto attuale. Cronenberg in qualche modo lo aveva già in una certa misura anticipato con Il demone sotto la pelle, con canoni più indirizzati verso l'horror.
Un complesso che teoricamente è un 'esperimento sociale" secondo la volontà del…
Un avveniristico condominio,sito in una torre,del tutto autonomo rispetto alla realtà circostante,"una cattedrale nel deserto",costruito con criteri di avanzatissima tecnologia,diventa il mondo esclusivo dei suoi inquilini,come una nazione a se stante,ma dove vige un regime solo apparentemente democratico ,allorquando ci sarà un black-out , l'equilibrio già…
Mi è capitato di leggere un paio di opere di Ballard, e, da quanto ho appreso, posso dire che questo film ne raccoglie con successo idee e suggestioni. Un medico si trasferisce in un immenso condominio la cui suddivisione in appartamenti esprime una vasta gamma di classi sociali. Dalle persone comuni dei piani bassi, si va ai ricchi e famosi che abitano i fantastici locali dei piani alti.…
L’inizio è anche la fine.
Robert Laing sembra aver trovato il suo posto nel mondo, circondato dal suono dei gabbiani, che come avvoltoi volteggiano intorno al condominio, si gusta tranquillo i resti del bianco pastore alsaziano, una volta fedele compagno dell’architetto, la mutazione è ormai avvenuta, un inevitabile ritorno alle origini dell’uomo, alla…
Trasferitosi nel'avveniristico grattacielo progettato da un brillante architetto che vorrebbe riprodurre una ideale stratificazione sociale della classe borghese, il fisiologo Robert Laing inizia a sperimentare la serpeggiante ostilità e le pulsioni distruttive che animano una comunità separata da condizioni economiche e di censo che ne rendono difficile la pacifica convivenza. Il…
"Registi che contano" non ambisce, né può essere, una monografia compiuta ed esaustiva sull'autore ogni volta preso in considerazione; tenta piuttosto mettere in luce un cineasta e di…
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Commenti (6) vedi tutti
Trasposizione filmica di uno dei classici della fantascienza. Nel complesso abbastanza fedele ma più blanda dell'opera letteraria e sicuramente meno pervasiva.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloPenoso
commento di ENNAHTra horror e fantascienza, lascia interdetti.
leggi la recensione completa di Furetto60Giuro, l'ho visto 2 volte. Il film è cosi contorto che dopo 5 minuti perde ogni tipo di senso logico, diventando un insieme di eventi nosense. Se stai leggendo prima di vedere il film, non vederlo sono 2 ore sprecate. Te lo dice un idiota che ne ha sprecate 4 tentando di capire.
commento di Mda97Film che si avvita fin troppo nel grottesco sarcasmo di una messa in scena che ambisce a riprodurre le astrazioni simboliche del racconto ballardiano, mescolando in confusionario caleidoscopio di eventi le inevitabili pulsioni di una regressione antropologica e l'irreversibile tramonto della civiltà occidentale.
leggi la recensione completa di maurizio73Cult novel di Ballard tradotta in noia. Regia sopra le righe, priva di suspense, che si divide tra inutili barocchismi e richiami confusi ai ‘carnevali’ di Greenaway (lo score di Mansell sembra scritto da Nyman). Buchi irrisolti nella pessima sc. di Amy Jump. Quando c’è di mezzo J. Thomas anche il buon Wheathley delude. Cronenberg, where are you?
commento di Marcello del Campo