Regia di Jeremy Saulnier vedi scheda film
Negli Stati Uniti di qualche anno fa, una band punk si trova a suonare in un locale scalcinato di proprietà di un personaggio di estrema destra e frequentato da skinheads. I ragazzi della band sono involontari testimoni di un omicidio avvenuto nel backstage, e, a quel punto, non sono lasciati andar via. Proprietario e frequentatori del locale ne tentano l'eliminazione. Decisivo per la loro sorte è il ruolo di uno skinhead non convinto fino in fondo della biontà della missione affidatagli. Il film è per lo più ambientato in stanze e corridoi del locale, sciatti e poco illuminati, in modo da creare un'atmosfera claustrofobica ed opprimente. L'azione non è serrata, bensì limitata ad alcune sequenze di forte impatto. Buona parte della durata è occupata dalle pianificazioni per l'eliminazione dei "prigionieri" o dai ragionamenti di questi ultimi. Non eccezionali le recitazioni. Non ho apprezzato molto il film, che, sebbene crei una certa tensione, non brilla per alcuna particolarità; la trama sa di già visto, gli attori non brillano, la conclusione è scontata, e le ambientazioni evocative ma monotone. Passabile la colonna sonora.
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