Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
Finalmente una bella iniziativa del nostro Governo! Un treno tutto per noi che ci porta, sulle comodissime panche di legno della terza classe, dove gli pare a lui a fare delle bellissime gite! Questa domenica ci hanno portato nella ridente cittadina di Orvieto, nelle Umbrie (o Umbria, perché, diversamente dagli Abruzzi, di Umbria ce n'è una sola, ma vedrete che il nostro Duce, che ci ha fatto fare anche la battaglia del grano, ci farà fare anche la battaglia delle Umbrie, per farne altre due o tre), dove c'è un antico duomo e poi un antico duomo e poi... un bar e una baracca sul fiume.
Sul treno c'erano tante persone simpatiche, soprattutto un impiegatuccio tutto arrazzato e anche un vecchio con la sua ganza, che però poi è arrivata la sua moglie che gliene ha dette quattro (a lui) e manca poco gli mette (sempre a lui) anche le mani sul muso.
Insomma è stata una bellissima gitarella e mi sono divertito tanto tanto.
Ad appena ventitre anni Matarazzo esordisce con un buon film (6½), diretto con entusiasmo e freschezza, due aspetti che caratterizzano anche la colonna sonora del ventiduenne Nino Rota, il quale, come il Prokof'ev di Pierino e il lupo abbina un personaggio ad un tema musicale e ad una specifica strumentazione.
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