Regia di Gaby Dellal vedi scheda film
About Ray, il titolo originale. Ed infatti il film diretto da Gaby Dellal parla di Ray-nata-Ramona: il tema, particolarmente attuale quanto oggetto delle più disparate disperate invettive mistificatrici, è l'identità di genere, l'inadeguatezza del corpo e la conseguente consapevolezza (propria e di chi ci è intorno). L'autodeterminazione, infine.
La scelta, più che curiosa, necessaria, risiede nello sguardo: femminile. Dalla regista alla co-sceneggiatirce alle (tre generazioni di) interpreti. Epoche, (contrap)posizioni, sfumature, storie, strade: dall'incrocio di nature e animi così diversi, invero tendente a una meta ideale, idealizzata, sorgono strati di concreta percorribilità attraverso le intricate vie e vie di fuga dell'instabile materia-sesso.
Un concerto a più voci - pur sotto l'egida di schematismi e consuetudini nella rappresentazione che ne affievoliscono portata (anche teorica), sostanza e potenza - come innesco e messa in opera di un racconto educato anziché (banalmente) educativo, nel quale la polifonia narrativo-introspettiva si fa vettore sano di contenuti ineludibili.
Nella fluidità dell'esecuzione, consapevole delle sue volute dimensioni - non abitano qui né acuti urlati né turgidi ricatti né enfasi di sorta -, istantanee di sincerità applicata con cognizione di causa e fruibilità non autoassolutoria.
Ben bilanciati i momenti drammatici con le fasi più leggere: il tocco rimane sempre pulito, vivo, puntuale, ancorché affiorino sovraincisioni meno strutturate, un po' slegate (la questione della dubbia paternità sembra di troppo), e pertanto non tutto sia a fuoco (inevitabilmente, le controparti maschili, il loro "mondo").
Un film comunque con un'identità tutta sua, da difendere, etico e nient'affatto sermoneggiante, che "osa" con un finale aperto e apertamente speranzoso; splendidamente illuminato, ça va sans dire, dalla presenza delle tre formidabili attrici. In ordine di anzianità di servizio: Susan Sarandon, sempre un piacere vederla sebbene ripeta un ruolo non nuovissimo, la meravigliosa Naomi Watts, ed Elle Fanning, un portento (qualunque cosa faccia).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta