Giovanni Maimeri, giovane musicista al quale l'Italia sta stretta, si reca in America in cerca di successo. Qui trova solo duro lavoro e delusioni a non finire. Nemmeno le sue due storie d'amore riescono a riconciliarlo con se stesso: sconsolato parte per la Patagonia. De Carlo era uno dei più promettenti giovani romanzieri italiani. Il suo passaggio al cinema non è stato felice come il suo esordio di scrittore. Treno di panna mantiene, dell'omonimo romanzo, una certa leggerezza, ma non va più in la del semplice bozzettismo nel tratteggiare i suoi protagonisti.
Al contrario di un commento precedente, mi è piaciuta di più la prima parte, fino al lavoro del protagonista nell'improvvisata scuola di lingua italiana; più pesante la 2^, incentrata sul personaggio un po' troppo ingombrante dell'attrice. Ottimo comunque x smitizzare definitivamente, semmai ce ne fosse ancora bisogno, il mito del "sogno americano"
Sapendo che il film era tratto da un romanzo apprezzato, l'ho voluto guardare. Mal me ne incolse. Storiellina stupidina, inconsistente da tutti i punti di vista.
Il film italiano più importante degli anni '80. Andrea De Carlo fa a pezzi l'estetica postmoderna e chiude il conto col decennio del superfluo. Un film cruciale. Senza scherzi.
Un chitarrista rock italiano va in America per sfondare: troverà un terreno per lui ben poco fertile e dovrà ripiegare su un lavoretto come cameriere prima, e poi come insegnante di italiano. Nel frattempo si innamora ricambiato di una ragazza locale.
Treno di panna è un romanzo del 1981, esordio letterario di buon successo per Andrea De Carlo; sette anni più tardi… leggi tutto
Un chitarrista rock italiano va in America per sfondare: troverà un terreno per lui ben poco fertile e dovrà ripiegare su un lavoretto come cameriere prima, e poi come insegnante di italiano. Nel frattempo si innamora ricambiato di una ragazza locale.
Treno di panna è un romanzo del 1981, esordio letterario di buon successo per Andrea De Carlo; sette anni più tardi…
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Commenti (5) vedi tutti
Minimalismo assoluto nella sceneggiatura, nella recitazione, nella fotografia. Voto 5.
commento di ezzo24Al contrario di un commento precedente, mi è piaciuta di più la prima parte, fino al lavoro del protagonista nell'improvvisata scuola di lingua italiana; più pesante la 2^, incentrata sul personaggio un po' troppo ingombrante dell'attrice. Ottimo comunque x smitizzare definitivamente, semmai ce ne fosse ancora bisogno, il mito del "sogno americano"
commento di ErasmodaRotterdamSapendo che il film era tratto da un romanzo apprezzato, l'ho voluto guardare. Mal me ne incolse. Storiellina stupidina, inconsistente da tutti i punti di vista.
commento di putrellalo vedro' stasera, pero' sui 2 commenti presenti uno da' 2* e l'altro 4* … sono curioso , vi fario' sapere
commento di vvvp08Il film italiano più importante degli anni '80. Andrea De Carlo fa a pezzi l'estetica postmoderna e chiude il conto col decennio del superfluo. Un film cruciale. Senza scherzi.
commento di joseba