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Warcraft - L'inizio

Regia di Duncan Jones vedi scheda film

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La recensione su Warcraft - L'inizio

di NickZeta
6 stelle

Un blockbuster non del tutto riuscito che però possiede l'impronta desolante di Duncan Jones che salva il film dalla mediocrità e che nel panorama cinematografico torna finalmente a mettere in scena le vere atmosfere e ambientazioni fantasy che da troppo tempo sono state messe da parte. Ottimi gli attori, assai maestosi gli effetti speciali.

Il genere fantasy al cinema non è così ricco come sarebbe bello credere, incredibile infatti pensare che neanche dopo la grande trilogia Jacksoniana de "Il Signore degli Anelli" e il grande successo e fama che si è guadagnata non é stato possibile vedere altri filmoni fantasy di tale forza e spirito ( e cuore ) se non l'ancora Jacksonioniana trilogia de "Lo Hobbit", che nonostante molte carenze rimane comunque piena di fantasia, di avventura, di malinconia, romanticismo e grande azione che raramente sono reperibili nei grandi blockbuster di oggi, e citerei anche con grande piacere i film di Del Toro che contengono vari sprazzi fantasy che però si mischiano, e si sposano magnificamente, con ben altri generi. A dire il vero di film fantasy negli ultimi anni ne sono usciti in quantità, ma nessuno è stato veramente in grado di mettere in scena un mondo fantasy memorabile, epico e visionario se non forse la serie televisiva di Game of Thrones, ormai diventata un vero, grande, colosso del genere. Nonostante lo sconfinato e alto materiale letterario da cui poter attingere, le grandi produzioni, le uniche in grado di poter offrire quegli effettoni speciali di cui i film fantasy giustamente neccessitano, seppur poi un film come Il Racconto dei Racconti possa anche dimostrare felicemente il contrario, dopo aver esasperatamente provato a tirare fuori qualcosa con vari racconti per ragazzi, tra i più famosi citerei ovviamente Harry Potter e Narnia, e dopo aver provato a remakerizzare anche varie fabie di Disneyana memoria, in entrambi i casi sfornando prodotti anche di buon livello, tentano adesso la strada della trasposizione tratta dai videogiochi proprio con questo "Warcaft: l'inizio", che appunto come esplicita il titolo è il primo capitolo di una, presumo, trilogia basata appunto sui celebri e assai popolari videogiochi omonimi. A dirigere questa pericolosa opera è il bravo Duncan Jones che aveva dimostrato la sua grande capacità nel trasmettere emozioni malinconiche raccontando la solitudine dell'essere umano con i suoi due interessantissimi primi film sci-fi, "Moon" e "Source Code", ora ci ritenta con il fantasy.

Mettiamo subito le cose in chiaro.

Warcraft pecca di numerosi problemi tecnici dovuti quasi sicuramente alla produzione, uno dei più grandi e quello che sicuramente più mi ha personalmente infastidito è il montaggio, che oltre ad avere dissolvenze che ho trovato poco usuali nelle scene in cui sono presenti ( che però potrebbero forse essere parsi solo a me così spiacevoli ) accorcia anche fin troppo, sicuramente per problemi di durata, i viaggi compiuti dai personaggi a bordo di cavalli e ippogrifi e questo purtroppo rende lo spettatore impossibilitato di potersi godere i maestosi e magici paesaggi proposti e di poter respirare, or dunque, le vere ed emozionanti atmosfere fantasy che sul grande cinema sono fin troppo rare da trovare. Un vero peccato perchè le ambientazioni di questo "Warcraft" sono una meraviglia per gli occhi, ma danno ben poco da poter vedere, stessa cosa per le varie creature animalesche, seppur sinceramente ritengo in questo caso non troppo importanti. La cosa che comunque colpisce fin da subito è il ruolo da protagonisti donato agli orchi, veri vagabondi fuggiti dal loro mondo morente per conquistare quello degli uomini per poter tornare a vivere in pace e serenità.

Ovviamente la loro storyline verrà affiancata con quella degli umani che però non si rivela coinvolgente ed emozionante quanto quella degli orchi. Il design del tutto, fedelissimo a quello dei videogames, risulta davvero sorprendente e cinematograficamente funzionante, seppur non tutto tutto riesca a convincere, nel mio caso le armature degli umani ma come sempre ognuno ha i suoi gusti; la computer grafica, qui più che mai necessaria, riesce a dare spessore ai personaggi orchi, differenziandoli in tutto e per tutto dagli umani, questo può ricordare nel modo di mettere in scena queste due culture assai diverse lo solendido Avatar di James Cameron, film che però a differenza di questo Warcraft funzionava alla stragrande non solo per il grande lavoro sul design ma anche e sopratutto per lo studio della cultura dei Na'vi costruita e descritta allo spettatore piano piano assieme all'ambientazione, facendogli respirare appunto le atmosfere di pandora e i respiri dei suoi abitanti alieni e non, cosa che con il mondo Warcraftiano non succede per problemi che ho già belli che elencato. Il cast, quasi tutto ricoperto di Computer Grafica, compie sorprendentemente un ottimo lavoro, innondando il film di una drammaticità e di una malinconia quasi degna delle precedenti opere di Jones, le interpretazioni che più colpiscono sobo quelle del protagonista orco e di quello umano, Toby Kebbell, interprete dell'orco, sembra davvero il degno successore del grande Serkis e riconfermandosi un ottimo attore, Travis Fimmel, interprete dell'umano, possiede invece una forza nello sguardo non comune e magnetica che gli dona sicuramente un carisma non da poco; ho però da ridire su Ben Schnetzer, interprete di un'apprendista stregone che si rivelerà assai importante per lo svolgersi della trama, che considero tremendamente fuori parte e non credibile esteticamente in quell'ambientazione, forsa una cura in più nel make up e nell'acconciatura avrebbe giovato, ma non saprei. Il film nonostante la trama semplicissima riesce a buttare giù tematiche interessanti, le più esplorata é sicuramente quella del potere come fonte principale del male, ma i vari sottotesti sono comunque capaci di fare riflettere e di risultare anche più interessanti, e questo non è da sottovalutare in un blockbusterone che veniva sponsorizzato come filmone per nerd e che sembrava promettere solo botte e divertimento.

Duncan Jones probabilmente ha dato il massimo per portare a casa un prodotto che risultasse al suo pubblico aggradante sia dal punto di vista visivo che di contenuto, un'impresa non facile e non del tutto riuscita, capace però anche di sorprendere e di emozionare. Nonostante la sceneggiatura non esaltante, il cammino dei personaggi niene ben tracciato e portato fino alla fine, per chi ne ha una, e i dialoghi aiutano a comprendere i loro dolori e il loro mondo. Un film non riuscitissimo, che sicuramente non sarà ben accolto o amato, che però possiede l'impronta desolante di Jones che lo salva dalla mediocrità e che nel panorama cinematografico torna finalmente a mettere in scena, nonostante il montaggio spesso infelice, le vere atmosfere e ambientazioni fantasy che da troppo tempo sono state messe da parte. 

Un discreto inizio. Curioso di vedere cosa combineranno con i sequel.

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