Film in tre episodi: Nel "Telefono" (tratto da F.G. Snyder, anche se dichiara di esser tratto da Maupassant) una donna minaccia un'amica con telefonate anonime. L'amica chiede aiuto proprio a lei. In "I Wurdalak" (tratto da Aleksej Tolstoj) si narra di una famiglia che cade preda di una forma di vampirismo: uccidono chi hanno amato di più. Nella "Goccia d'acqua" (che risulta tratto da Cechov) un'infermiera ruba l'anello a una morta ignorando che la defunta era una medium: il furto le sarà fatale.
Note
Episodi in realtà quasi apocrifi. Bava realizza un film inquietante e sorprendente anche per lo svelamento finale del cinema come "trucco". L'episodio del telefono è un concentrato di suspence. L'episodio più bello è quello con Karloff, che fa anche da ironico narratore. In America fu initolato "Black Sabbath", e da qui prese nome il famoso gruppo musicale.
Avete presente quando vi fanno conoscere un 95enne? Beh, l'intelligenza vi deve imporre di essere gentile e rispettoso, altrimenti vuol dire che non avete capito niente.
Ecco, ho apprezzato l'atmosfera "gotica" di questo film, tutto qui. Voto: 5.
Film antologico diviso in tre episodi girato nel 1963 dal grandissimo Mario Bava: spettrali le atmosfere, stupenda la fotografia, grandissimo Karloff, ma soprattutto abbondante la paura.
Un capolavoro del maestro Mario Bava. Considerati i mezzi dell'epoca un vero thriller/horror anni 60, che cattura come pochi. Naturalmente per goderlo a pieno bisogna tuffarsi in quegli anni e dimenticare tutta l'evoluzione tecnico/cinematografica sviluppatasi fino ad oggi.
Questo grande film a episodi dimostra il genio di Bava.Attori in gran forma ,tensione a mille effetti speciali artigianali (svelati nello stesso finale) per un CAPOLAVORO del cinema.Elettrizzante come pochi.Un' esperienza.
Cala la notte. Ritiratomi nelle mie stanze come potrebbe fare qualsiasi personaggio di un qualsiasi romanzo del Sette-Ottocento, mi metto a letto. Mi sdraio, mi metto su un fianco - quello destro - e provo a prendere sonno. Ed è dura addormentarsi quando le tenebre entrano nella tua stanza e senti delle voci da fuori (quelle dei vicini?) che sembrano urlare, forse per paura, forse per… leggi tutto
Ci si spaventa con moderazione in questo collage di tre episodi firmati Mario Biava,ma basati su altrettanti racconti rispettivamente di Snayder,Tolstoj e Lucentini.Nel primo a dire il vero manca un vero e proprio effetto sorpresa,la storia scivola abbastanza prevedibilmente verso un finale in parte scontato.Il secondo,nella tradizione dell'autore,è più un racconto da… leggi tutto
Non sono mai riuscito ad apprezzare granché Bava. Molti lo considerano il maestro del thriller italiano, ma (a parte qualche eccezione) a me il più delle volte annoia e questo I tre volti della paura non fa eccezione. L'ho trovato datato e, a mio parere, solo il secondo episodio può dirsi minimamente inquietante mentre gli altri due finiscono con l'annoiare. leggi tutto
Tre frammenti del gotico italiano e tre lezioni di regia. Con il primo - “Il telefono”- Bava si fa moderno cantastorie, con una storia fredda, pungente che circoscrive lo spazio e il tempo dell’ossessione persecutoria. “I Wurdalak” invece punta la sua carica terrifica tra le ramificazioni di vecchie leggende e maledizioni millenarie. Con “La goccia…
Tre racconti del terrore, presentati simpaticamente dal mitico Boris Karloff. E' uno dei film“cult”del cinema horror italiano degli anni sessanta. Il primo è intitolato Il Telefono, è ispirato ad una storia di Maupassant, da altri accreditato a Snyder, racconta di una donna Rosy, che inizia a ricevere delle telefonate minatorie, via via…
Mario Bava adatta per lo schermo tre storie del terrore, di origine letteraria, per dare tre volti alla paura. Nel primo episodio una ragazza è terrorizzata da telefonate minatorie apparentemente provenienti da un ex amante uscito di prigione; nel secondo, ambientato in un Est Europa simili-transilvanico, un cavaliere si imbatte in una famiglia funestata da non morti chiamati wurdalak;…
Sulla scia de I RACCONTI DEL TERRORE di Roger Corman, anche il nostro Mario Bava decide di cimentarsi nel film horror a episodi. Tre racconti tratti da altrettanti scrittori: nell'ordine G.F. Snyder (nonostante nei titoli di testa compaia erroneamente il nome di Maupassant), Alekej C. Tolstoj e Anton Cechov. Opera molto amata dai fans del regista e del cinema horror in genere, per molti il…
Cala la notte. Ritiratomi nelle mie stanze come potrebbe fare qualsiasi personaggio di un qualsiasi romanzo del Sette-Ottocento, mi metto a letto. Mi sdraio, mi metto su un fianco - quello destro - e provo a prendere sonno. Ed è dura addormentarsi quando le tenebre entrano nella tua stanza e senti delle voci da fuori (quelle dei vicini?) che sembrano urlare, forse per paura, forse per…
Horror ad episodi che fu tra i primi in Italia a prendere di petto il genere, all'epoca ancora poco considerato dalla critica e poco amato dal pubblico, che anche in questo caso decreto' un insuccesso sicuramente ingeneroso. Il film curiosamente "bara" sulle fonti letterarie che sono alla base dei tre episodi, poiché inserisce due nomi di scrittori prestigiosi come Maupassant e Cechov che…
Film pratico e teorico del cinema di Mario Bava, che declina la paura in tre modi differenti; il thriller-giallo, il puro horror gotico soprannaturale ed infine un horror parapsicologico, tre modi di trasmettere la paura, che sono i tre modi in cui Bava ha sviluppato sino a questo momento nella sua filmografia la sua concezione della trasmissione della paura allo spettatore. I Tre Volti della…
La paura che si disegna sui volti delle vittime, secondo l'immaginazione di Mario Bava.
Ne I tre volti della paura, meglio conosciuto all'estero come Black Sabbath, si riferisce a tre diverse situazioni che sono oggetto dei tre corti che compongono l'opera.
Ne Il telefono, tratto da un racconto di F.G. Snyder, ma fatto passare come opera di Maupassant, una donna sola di nome Rosy…
Ci si spaventa con moderazione in questo collage di tre episodi firmati Mario Biava,ma basati su altrettanti racconti rispettivamente di Snayder,Tolstoj e Lucentini.Nel primo a dire il vero manca un vero e proprio effetto sorpresa,la storia scivola abbastanza prevedibilmente verso un finale in parte scontato.Il secondo,nella tradizione dell'autore,è più un racconto da…
Venerdì 13, quale giorno migliore per continuare la bella iniziativa di supadany con un mini-sondaggio sugli horror preferiti dagli utenti di Filmtv? Io ne ho inseriti 10, a voi il compito di aggiungerne degli…
Solo ora mi accorgo che ieri avrebbe compiuto 102 anni uno dei miei registi preferiti, nonché uno dei migliori italiani: Mario Bava, re dell'horror, ispiratore di Dario Argento, maestro del gotico, ma…
Diciamoci la verità: andando a chiedere a caso alla gente chi è Mario Bava, secondo voi la maggioranza lo conosce? Ma potrei anche chiedere chi è Lucio Fulci, Antonio Margheriti,Riccardo freda,Joe D'Amato (oddio, forse qualcuno che ha vissuto negli anni 70/80 se lo ricorda...). Quelli che li conoscono, tra cui io, siamo debitori di Quentin Tarantino: nelle sue varie…
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Commenti (13) vedi tutti
Avete presente quando vi fanno conoscere un 95enne? Beh, l'intelligenza vi deve imporre di essere gentile e rispettoso, altrimenti vuol dire che non avete capito niente. Ecco, ho apprezzato l'atmosfera "gotica" di questo film, tutto qui. Voto: 5.
commento di Roberto MorottiFilm antologico diviso in tre episodi girato nel 1963 dal grandissimo Mario Bava: spettrali le atmosfere, stupenda la fotografia, grandissimo Karloff, ma soprattutto abbondante la paura.
leggi la recensione completa di inthemouthofEPDal maestro Mario Bava, un horror d'annata, ma ricco di fascino.
leggi la recensione completa di Furetto60Pesante...non il miglior Bava,anche se resta ovviamente da vedere.
leggi la recensione completa di ezioSi salva l'ultimo episodio, davvero notevole. Il resto sente il peso degli anni.
commento di fra_pagaDatato.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn capolavoro del maestro Mario Bava. Considerati i mezzi dell'epoca un vero thriller/horror anni 60, che cattura come pochi. Naturalmente per goderlo a pieno bisogna tuffarsi in quegli anni e dimenticare tutta l'evoluzione tecnico/cinematografica sviluppatasi fino ad oggi.
commento di giulmarAntologia del terrore di un maestro, che non vi farà rimpiangere l'ora e mezzo impiegata per visionarlo.
leggi la recensione completa di lino99Episodio 1 voto 6Episodio 2 voto 5Episodio 3 voto 7
commento di wang yuBava dirige tre episodi che dovrebbero terrorizzarci. Non sono male. Il grottesco vince sulla paura, ma non è necessariamente un’analisi negativa.
commento di daveperBuono l'episodio del telefono, discreto quello dell'anello, scadente quello dei vampiri. Matematico il voto medio.
commento di moviemandico solo una cosa sopravvalutato,mi è piaciuto solo l'episodio dei vampiri,forse il peggior film di bava
commento di dussoQuesto grande film a episodi dimostra il genio di Bava.Attori in gran forma ,tensione a mille effetti speciali artigianali (svelati nello stesso finale) per un CAPOLAVORO del cinema.Elettrizzante come pochi.Un' esperienza.
commento di superficie 213