Regia di Claudio Gora vedi scheda film
Tre ragazze di Milano visitano Roma. Abbordate da tre romani, si fingono danesi per farsi portare in giro e corteggiare. Ma il giorno seguente i ragazzi si accorgono dell'inganno e decidono di far loro pagare lo scherzetto.
Commediola vacanziera nello spirito e nei contenuti non priva di qualche cartolina romana, con atmosfera tipica del neorealismo rosa alla Poveri ma belli (Dino Risi, 1957): gioventù spensierata, voglia di divertimento in un'Italia nella quale - discorso valido soprattutto per le giovani generazioni - si tendono a dimenticare le catastrofi della guerra e ad abbracciare lo spirito ottimista del boom economico in atto. Claudio Gora è stato soprattutto un valido attore, già attivo alla fine degli anni Trenta, che nel corso dei Cinquanta (e più raramente in seguito) si dedicò anche alla regia cinematografica; i film da lui diretti sono state più che altro pellicole alimentari o comunque poco ambiziose, come questo Tre straniere a Roma, lavoro di scarsa sostanza, ma formalmente accettabile. Nel cast c'è la giovanissima e semisconosciuta Claudia Cardinale, che in quei mesi era comparsa anche sul set de I soliti ignoti di Monicelli; fra gli altri attori possono citarsi Yvonne Monlaur, Françoise Danell, Alberto Talegalli, Dolores Palumbo, Nando Bruno e Turi Pandolfini. Sceneggiatura di Arpad DeRiso (anche soggettista, da un'idea di Franco Meola), Carlo Veo e Carlo Moscovini, con collaborazione ai dialoghi da parte di Marino Onorati e di un certo Galeazzi (Bisteccone?), non meglio specificato sui titoli di testa. 2,5/10.
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