Regia di Silverio Blasi vedi scheda film
Fra la metà degli anni Cinquanta, agli albori della tv di Stato, e la metà degli Ottanta, Silverio Blasi diresse una buona serie di 'sceneggiati', di film televisivi; a quei tempi i prodotti di questo tipo erano o trasposizioni di celebri romanzi o vite di personaggi illustri: bene o male, l'intera carriera di Blasi si divide in questi due sottogruppi. Qui, con una sceneggiatura firmata da Dante Guardamagna (soggetto di Giuseppe Lazzari), mette in scena la biografia di un personaggio del Sette/Ottocento francese che ebbe a che fare da vicino con l'Italia: Murat, che nei primi anni del XIX secolo fu re di Napoli e che in Calabria trovò la morte nel 1815. Il film si sofferma proprio sugli anni conclusivi della vita di Murat, raccontandone le vicissitudini che lo portarono alla fucilazione avvenuta a Pizzo Calabro; Orso Maria Guerrini è l'ottimo protagonista, mentre al suo fianco si trovano fra gli altri Vittorio Sanipoli, Roldano Lupi, Manlio Guardabassi, Paola Bacci, Guido Leontini e, nei panni di Napoleone, Raoul Grassilli. Un cast teatrale, adatto a un'opera di questo stampo, principalmente gestita su primi piani e interni per esigenze di budget; la durata complessiva è di quasi tre ore e mezza, spalmate su tre puntate di oltre un'ora ciascuna. 6/10.
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