Regia di Simone Cangelosi vedi scheda film
Quante vite ha avuto Marcella Di Folco? Quand’è nata, nel 1943, era Marcello, figlio di gerarca fascista; negli anni 70, col cognome Di Falco, è attore per Fellini (Satyricon, Amarcord, La città delle donne), per Petri (Todo modo), per Rossellini (L’età di Cosimo de Medici);?nel 1987, a Casablanca, sancisce con la chirurgia la sua identità di donna;?l’anno dopo diventa presidente del MIT (Movimento identità transessuale); nel 1995, eletta consigliere comunale di Bologna, è la prima transessuale al mondo a ricoprire una carica politica. Tra i fotogrammi dei film in cui ha recitato e quelli dei video amatoriali di famiglia, c’è una storia d’Italia in miniatura, gli anni d’oro del Piper e i primi comizi di Nichi Vendola e Vladimir Luxuria, le contraddizioni congenite di un paese la cui libertà sessuale non è mai andata di pari passo con quella sociale, per dirla con le parole della stessa Marcella, cattolica convinta e morta (nel 2010) col rosario in tasca. Simone Cangelosi fa politico il suo privato, costruendo un documentario intimo e narrato in prima persona, in cui il legame personale del regista col soggetto del film è esposto e fa da collante per una narrazione talvolta troppo ondivaga fra rimembranze emotive e indagine sullo status sociopolitico dei transessuali italiani. Un documento (auto)biografico prezioso quanto affettuosamente sbilanciato, che ridà voce a una figura cruciale non solo per la comunità LGBT italiana.
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