Regia di George Sidney vedi scheda film
Stuzzicato dai commenti e dalle recensioni di altri utenti che stimo per la loro competenza, ho deciso di rivedere la mia opinione su questo film, invero troppo schematica. Vidi per la prima volta "I tre Moschettieri" all'età di 7-8 anni (forse ancora in bianco e nero) e rimasi affascinato, come qualunque bambino di quell'età, dall'azione sfrenata e dalle donne incantevoli mostrate, avvolte nei loro abiti di foggia seicentesca, seppur impossibilitato a comprenderne la complessa trama. Lo rividi anni più tardi a colori ed il trasporto fu ancora maggiore, grazie alla splendide e realistiche immagini in technicolor ed alla mia aumentata capacità di seguire le evoluzioni registiche e di sceneggiatura. Praticamente, da allora, sono cresciuto con questo film e lo rivedo con cadenza annuale, provando ogni volta la stessa emozione.
La prima ora è, direi, strepitosa: la storia dell'arrivo a Parigi del giovane D'artagnan e delle sue (dis)avventure che lo porteranno prima a sfidare a duello gli altri moschettieri e poi ad allearsi con loro contro Richelieu, è da annoverare tra gli incipit più belli ed insuperati delle pellicole di "cappa e spada". L'azione non conosce sosta fino alla risoluzione delle ambasce della Regina di Francia ed alla riconsegna dei gioielli rubatigli dal perfido Richelieu (un grandissimo Vincent Price).
La seconda parte segna un cambio di registro drammatico, che si conclude con le struggenti sequenze della morte di Costanza prima e di Milady poi per mano del boia di Lille. I protagonisti maschili offrono una prova notevole, ognuno sfruttando le proprie capacità innate e cioè la misuratezza recitativa di un diabolico Vincent Price, la travolgente agilità ed il cipiglio guascone di un brillante Gene Kelly, la compostezza drammatica di un decadente e tormentato Van Heflin e la simpatia di un convincente Keenan Wynn. Le attrici impegnate sono uno splendore per gli occhi, sia per bravura che per beltà, Lana Turner su tutte, ma anche una splendida Angela Lansbury, un’incantevole June Allison ed una sublime Patricia Medina. Una splendida fotografia e la colonna sonora con musiche di Tchaikovsky e Stothart completano, a mio parere, un film indimenticabile.
Arzigogolata ma efficace.
Ottima.
Nulla.
Bravissimo.
Un gatto.
Bellissima e diabolica.
Splendida.
Struggente.
Grandissimo attore, inquietante come pochi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta