Regia di Max Joseph vedi scheda film
We Are Your Friends è uno dei flop più storici della storia recente americana. Al weekend di debutto negli USA si è portato a casa 1.700.000$ con 2.333 schermi a disposizione: un disastro di proporzioni epiche (4° posto dei peggiori debutti degli ultimi 25 anni secondo BoxOfficeMojo). Ma perché questa disfatta per un film che ha come protagonista il talentuccio Zac Efron? A mio parere il problema è stato essenzialmente di marketing: We Are Your Friends non è stato pubblicizzato per quello che è, ovvero una semplice, innocua commedia generazionale su un gruppo di young adult che cercano di trovare la loro strada nella vita. No, hanno preferito lanciarlo come la storia di un DJ di serie B che tenta di sfondare in un mondo tra i più noiosi che esistano facendoci anche credere che per diventare uno che mette i dischi nelle discoteche più importanti del mondo serva un talento sovrannaturale. A chi interessa una storia del genere? Benissimo, a nessuno.
Aggiungeteci che per rendere appassionante il lavoro di un DJ, che oggi fa musica con la tastiera di un laptop, o sei un genio della cinematografia o è molto, molto dura. Infatti Max Joseph, esordiente, non ce la fa proprio. Il suo intento è quello di creare una sorta di Spring Breakers al maschile, ma il risultato fa tenerezza. Al di là della banalità della storia, che in questo caso è il male minore, a deludere è la mancanza di stile del film, che tenta varie strade senza mai inseguirne nessuna.
Zac Efron si impegna moltissimo, ed è bravo, ma se il film ha costantemente bisogno dei suoi nudi, e di Emily Ratajkowski, per tenere alta l’attenzione del pubblico, è probabile che anche gli sceneggiatori fossero ben consci di non avere per le mani il nuovo Quarto potere.
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