Regia di Max Joseph vedi scheda film
Cole è un dj di talento, sogna di sfondare, ma vivacchia alla giornata con i suoi amici, nella valle nota come la zona meno ricca di Hollywood. La svolta arriva quando incontra James, icona della musica elettronica in fase autodistruttiva, pronto a trasformarsi nel suo mentore, con la compiacenza della compagna e manager Sophie. Le feste, il glamour, le piscine colme di post-esistenzialisti sbronzi e dissoluti, gli occhioni del bravo ragazzo Zac Efron e le forme francamente non contemplate dall’anatomia di Emily Ratajkowski: si aspettavano un grande successo al botteghino americano, ma siamo più dalle parti del flop catastrofico. Probabilmente perché We Are Your Friends è un cocktail senza equilibrio: tante cose e nessuna, un esempio di cinema commerciale americano indecifrabile, caotico e contraddittorio. Dentro navigano stilemi, generi e contenuti di ogni tipo, centrifugati in modo incontrollato, generando un corto circuito che non manca di incuriosire. Da una parte il racconto di formazione virile sull’amicizia (richiamato dal titolo), con tanto di vacua riflessione generazionale, dall’altro un film sportivo, financo malinconico, sul riscatto sociale (!) e sui sogni di un giovane dj. In mezzo il frastuono delle luci e dei corpi alla deriva, come in una scena tagliata di Spring Breakers, il dramma sentimentale e la costante sensazione di assistere a una nuona versione di Cocktail 27 anni dopo. Con i dischi al posto dei drink.
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