Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
un classico degli anni 70, in cui tutti gli ingredienti funzionano a meraviglia: sapiente costruzione narrativa, sceneggiatura variegata, attori perfetti. Molto bella, per la sua secchezza quasi siegeliana, la sequenza della strage. E' il film che rese "adulto" il cinema di spionaggio, infarcendolo di contenuti politici.
"le mie domande non riguardano mai il perche', ma solo il quando, qualche volta il dove, sempre il quanto!": un mercenario senza causa
una donna affasciante, un'attrice raffinata di stampo classico; qui l'ambiguita' misteriosa e la solitudine del suo personaggio le sono decisamente congeniali
non poteva esserci un attore piu' indicato per questa parte, coi suoi "occhi non gentili ma trasparenti"
ha la mano leggera e molta classe nel narrare la vicenda di un uomo sincero e individualista, solo contro un sistema paranoico e alle prese con una realta' sfuggevole
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