Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
Pellicola con una sceneggiatura (voto: 7+) non geniale, ma cmq senza tante sbavature (una in realtà e non di poco conto c’è, ad esempio per quale motivo il sicario spara al protagonista nel viottolo sbucando fuori all’improvviso, quando, invece, avrebbe potuto tranquillamente, visto che aveva un appuntamento con lui, ucciderlo a brucia pelo?). Si rivela, invece, irritante la “raffigurazione” dei personaggi che tendono ad essere piuttosto stereotipati. La CIA, infatti, viene come al solito descritta come una specie di organizzazione criminale, tanto scontato (cinematograficamente parlando), poi, quanto inverosimile il comportamento della donna rapita che finisce nel giro di poche ore col portarsi a letto il suo rapitore. Buono, invece, l’ambiguo finale che si presta anche per un eventuale sequel.
Le interpretazioni degli attori sono di discreto livello (voto: 7.5), mentre la regia (voto: 6+) si rivela ordinaria con un Sidney Pollack che non regala particolari sequenze degne di essere ricordate. Ritmo un po’ altalenante probabilmente penalizzato da qualche minuto di troppo di durata della pellicola. In definitiva ritengo che “I Tre giorni del Condor” sia un film come tanti, magari con una sceneggiatura in linea di massima maggiormente curata rispetto alla media, ma non vedo elementi per definirlo un capolavoro. Voto: 6.5
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