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I tre giorni del Condor

Regia di Sydney Pollack vedi scheda film

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La recensione su I tre giorni del Condor

di YellowBastard
7 stelle

Ci sono film che riescono a parlare al pubblico di ogni epoca, che nonostante siano passati anche decenni sembrano rivolgersi direttamente al nostro tempo e non hanno perso il modo con cui coinvolgono lo spettatore o parte della loro potenza espressiva.

I tre giorni del condor (1975) di è uno di questi film.

 

I tre giorni del Condor: come realizzare una spy story

 

Prodotto da Stanley Schneider per la Paramount e da Dino De Laurentis, I tre giorni del Condor è diretto da Sidney Pollack e si basa sul romanzo I sei giorni del Condor (ridotti a tre nella finzione cinematografica), scritto da James Grady e adattato dagli sceneggiatori Lorenzo Semple Jr., autore di Perché un assassinio, e David Rayfiel, un frequente collaboratore di Pollack.

La meravigliosa colonna sonora è di Dave Grusin mentre l’inquietante fotografia è opera di Owen Roizman (Il braccio violento della legge).

Costato 10 milioni di dollari, I tre giorni del Condor ne incassò 50 e divenne un cult immediato

 

Protagonista assoluto del film Robert Redford, reduce da altre due pellicole con Pollack come Corvo rosso non avrai il mio scalpo (1972) e Come eravamo (1973). Redford è stato l’attore feticcio di Sidney Pollack, collaborando con lui in ben sette occasioni, compreso La Mia Africa con il quale vinse l’Oscar per la miglior regia, oltre che come Miglior film (in totale gli Oscar furono sette), un sodalizio artistico (e umano) che li portò a creare insieme nel 1990 il Sundance Film Festival, a tutt’ora uno dei più importanti festival di cinema indipendente al mondo.

Il cast di assoluto livello è completato da una splendida Faye Dunaway, dal kiler folosofo Max Von Sidow, un granitico Cliff Robertson, tutti in evidentissimo stato di grazia, John Houseman, Addison Powell, Hank Garrett e Tina Chen.

 

I tre giorni del Condor: come realizzare una spy story

 

Il film coglie perfettamente le intemperie che videro l'orizzonte luminoso della Nuova Frontiera Americana inasprirsi di nubi oscure, intrighi internazionali e prospettive angosciose, canalizzate prima dallo scandalo Watergate e poi dal sanguinoso fallimento del Vietnam e, quindi, con il colpo di Stato in Cile favorito dalla CIA, ed elaborati dalla coscienza collettiva americana come la perdita della propria coscienza e i cui riverberi, dalla ricostruzione critica del proprio passato, a partire anche dalla dissacrazione del mito del West, di cui fu portavoce proprio il nuovo cinema americano, tra cui proprio questa pellicola di Pollack.

 

Attingendo direttamente alla quotidianità di un’America scioccata dai complotti e dalle ombre che si annidano direttamente nei meandri delle stesse istituzioni raggiungendo addirittura la Casa Bianca, Pollack realizza un esplicito atto d’accusa, delineando la corruzione all’interno della politica americana, e un’analisi critica a una società ormai degradata e immorale, ponendo al centro del racconto lo spionaggio e l’abuso di potere per opera di chi lo detiene.

 

I TRE GIORNI DEL CONDOR - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

 

I tre giorni del Condor riesce soprattutto a raccontare la storia senza scivolare in situazioni irrealistiche, patendo forse anche certe ingenuità o eccessive semplificazioni, ma puntando sempre sulla credibilità della storia e nel modo organico con cui si dipana.

Il ritmo non concede quasi mai respiro (la prima macro-sequenza è eccezionale per costruzione scenica) e la tensione praticamente non si interrompe mai, anche nei punti di raccordo più opinabili, ascrivibile principalmente al rapporto creatisi (troppo forzatamente?) tra il fuggivo e la sua prigioniera (e riconducibile semplicemente al fatto che il sequestratore sia Robert Redford), rimane comunque intatta la sensazione di pericolo e non mortifica il crescendo della tensione anche grazie al ricorso ad espedienti del mestiere quali il montaggio alternato o l’uso del grandangolo, schiacciandone le prospettive e creando alla narrazione un sapore quasi documentaristico e dove il realismo della messa in scena corrobora la finzione cinematografica, ulteriormente sottolineato da un finale ambiguo e privo di catarsi.

 

Ciak weekend! Sabato 9 luglio: I tre giorni del condor di Sydney Pollack

""Ma tu sei proprio sicuro che lo pubblicano?" !?

 

VOTO: 7,5

 

Per approfondire:

https://www.nytimes.com/1975/09/25/archives/redford-a-cia-eccentric-in-three-days-of-condor.html

https://cinephiliabeyond.org/sydney-pollacks-three-days-condor-one-finest-spy-thrillers-ever-filmed/

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