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Freeheld - Amore, giustizia, uguaglianza

Regia di Peter Sollett vedi scheda film

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La recensione su Freeheld - Amore, giustizia, uguaglianza

di alan smithee
7 stelle

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2015 – SEZIONE UFFICIALE

In FREEHELD Julianne Moore, fresca di premio Oscar per Still Alice, presentato guarda caso in anteprima mondiale proprio al Festival di Roma 2014, torna nuovamente ad ammalarsi, se possibile in modo ancor più grave e letale che nel film pluripremiato precedente.

 

 

Da tenace donna poliziotto di Ocean County, segretamente omosessuale e per caso fortuito divenuta amante della più giovane meccanica Stacie (Ellen Page), a malata terminale di cancro, il passo per laurel Hester è stato davvero breve e senza appello.

Non così breve perché, durante l'atroce agonia, la donna si battesse, coadiuvata da un suo fedele collega da sempre nemmeno troppo segratamente innamorato di lei (Michael Shannon) per la salvaguardia di un diritto alla parità di trattamento nei confronti della sua compagna, a suo (e non solo suo) avviso legittimamente titolare della pensione di reversibilità che altriment sarebbe spettata in modo automatico a ogni altra coppia eterosessuale anche solo convivente.

 

 

Nasce una battaglia accesa che coinvolge anche associazioni varie per la tutela delle minoranze e della comunità omosessuale, che vede scherato, tra le voci più pittoresche, anche uno scatenato ed eccentrico prelato ebreo gay (Steve Carrell, strepitoso).

Sulla falsariga di molti altri drammi e lotte per la salvagardia della parità di trattamento dei diritti fondamentali della persona, tratto anche in tal caso da una storia vera, il film di Peter Sollett, alla sua seconda regia, assume tratti convenzionalmente noti per lasciarsi caratterizzare, più avanti, nel corso della tenace lotta, da un impeto e da una forza tale che l'impatto emotivo risulta forte e fin emozionante, ben di più di altri prodotti standard di tipo hollywoodiano come il già citato e ben più statico Still Alice.

 

 

Le prove attoriali di un poker d'attori come quelli sopra citati, rende giustizia e conferma la potenza di un film che lascia nello spettatore emozioni a pelle che è difficile tenere a freno.

Produce, tra gli altri, la stessa piccola, minuta ma grintosa Ellen Page, qui probabilmente impegnata nella sua prova migliore.

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