Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film
Frank Wolff, Antonio Sabato e Glenn Saxon sono gli 'effetti speciali' di cui dispone questa pellicola, l'ennesimo spaghetti western dalla trama di scarso appeal che gira attorno alla conquista di un bottino da parte di alcuni banditi disposti a tutto. I tre nomi sopracitati - con il contorno di una serie di volti semianonimi - sono sufficienti per dare un contegno al lavoro di Enzo G. (Girolami) Castellari, giunto qui alla quarta regia e al quarto prodotto del medesimo stampo, argomento e filone; chiaramente però il film rimane comunque un lavoruccio in sostanza dozzinale e che lascia il tempo che trova. Abbonda e si mantiene saldo il ritmo, che sarà poi una delle armi vincenti del cinema di Castellari nel successivo decennio (quando si specializzerà in polizieschi e affini); si segnala inoltre una lieve vena di commedia che in effetti per il 1968 poteva ancora essere un po' inaspettata. Apprezzabile la colonna sonora, curata da Carlo Rustichelli; Castellari uscirà qualche mese dopo con Ammazzali tutti e torna solo: il quinto western in due anni, tanto per capire gli standard quantitativi (e farsi al contempo anche un'idea di quelli qualitativi) della sua produzione dell'epoca. 3/10.
Nel vecchio west, una carovana imbottita d'oro fa gola a tre banditi, disposti a tutto pur di accaparrarsi il malloppo. Ma disgraziatamente l'oro finirà in mano altrui...
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