Regia di Walt Disney vedi scheda film
Un capolavoro di Walt Disney realizzato a tecnica mista, con personaggi reali e cartoni animati. 70 minuti di cinema "inebriante" in compagnia delle bellissime Aurora Miranda, Dora Luz e Carmen Molina.
Quattro anni prima dell'uscita del film (1945), preceduto dal meno fortunato "Saludos Amigos" (1943), Walt Disney aveva visitato, dietro suggerimento di John Hay Whitney - allora direttore della sezione Cinema per Nelson Rockefeller, coordinatore degli Affari Interamericani - alcuni Paesi dell'America Latina, il Brasile, l'Argentina, il Cile, la Bolivia, il Perù, il Messico e la Colombia.
Era l'estate del 1941, la guerra era ancora relativamente lontana, e il viaggio di Disney era servito ad allacciare con i Paesi visitati nuovi rapporti di carattere sociale e culturale, meglio concretizzati in due film, appunto "Saludos Amigos" e "I tre caballeros", che sono Paperino, il pappagallo Josè Carioca e il gallo charro messicano Pachito.
Compito di Carioca e Pachito: fare da cicerone a Paperino, in un mondo per lui tutto da scoprire, con usi e costumi tanto diversi da quelli delle metropoli nordamericane.
Disney aveva adottato per i due film la tecnica mista, combinando il cartone animato con l'azione dei personaggi reali, tornando ad una sua sperimentazione degli anni '20, sempre con Paperino, che il pubblico aveva dimostrato di gradire.
La critica non fu benevola con "I tre caballeros", soprattutto per le sequenze in cui Paperino si esibisce con la ballerina Aurora Miranda, la cantante Dora Luz e la danzatrice Carmen Molina.
Per la critica, i cactus ballerini di contorno alle danze di Carmen Molina e dei suoi "caballeros", erano espliciti simboli fallici, complementari agli approcci più o meno sfacciati di Paperino e compagni verso le belle attrici in "carne e ossa".
Il tentativo di stroncatura non funzionò, anzi, attirò un grande numero di spettatori, con incassi per 3.400.000 dollari di allora, una cifra ragguardevole per un film di animazione, ma di indubbia originalità.
Preziosa e determinante anche la colonna musicale, basata sull'Arilongo, un tema popolare interpretato da un gruppo di suonatori e danzatori, e arricchita dalle proposte di Charles Wolcott, Paul J. Smith e Edward H. Plume, in grado di coinvolgere totalmente gli spettatori in 70 minuti di pura allegria.
Strutturato in cinque episodi, "Aves raras", "The cold blooded Penguin", "The flyng Gauchito", "Bahia" e "La Pinata", diretti da
altrettanti registi, sia per le sequenze dal vivo che per quelle animate, il film è stato supervisionato da Norman Ferguson.
Forse non adatto ai più piccini, è corroborante e rilassante soprattutto per gli adulti.
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