Un allevatore, appiedato a causa di una scommessa persa, trova un passaggio su una corriera dove viaggia anche una giovane signora. Un agguato mette i viaggiatori alla mercè di tre spietati banditi, ma il protagonista riuscirà a salvare se stesso e la donna, dopo aver eliminato i fuorilegge. Da un soggetto di Elmore Leonard, Burt Kennedy scrive uno dei capolavori della maturità di Boetticher e Scott. I dialoghi sono finissimi, ma il film vale anche per il passo dolente del vecchio attore e lo stile magistrale del regista.
Western di qualità con un protagonista di razza, ottimi comprimari a fargli da antagonisti ed una trama particolare che si lascia seguire con piacere e senza cali tensivi. Un piccolo gioiello, consigliato sicuramente agli amanti del genere. Voto: 7.
Budd Boetticher è il regista del western essenziale. Non c'è soffio epico, non ci sono richiami storici, non ci sono personaggi famosi. In più non c'è gusto pittorico, non c'è la ricerca visuale di Ford, non c'è compiacimento formale. Infine, non troviamo irruzione etica, intento didascalico, silente intento morale. Abbiamo solo delle storie secche come… leggi tutto
SPECIALE SCORSESE (appropriato special guest: Paul Schrader)
Era da dire che mi sarei arenato tentando di star dietro alle chiacchiere di cinema di Scorsese... Il viaggio stavolta è piuttosto breve, due…
1) Sentieri selvaggi di John Ford (The Searchers - 1956). 2) Ombre rosse di John Ford (Stagecoach - 1939). 3) Sfida infernale di John Ford (My Darling Clementine - 1956). 4) Mezzogiorno di fuoco di Fred…
Primo film di Boetticher che riesco a vedere, finalmente. Fra il realismo di Delmer Daves (depurato dal sentimentalismo residuo) e il minimalismo di Anthony Mann (privo delle contorsioni psicologiche), si situa la regia invisibile del misconosciuto maestro Budd. Scenografia spoglia e fotografia piatta, notti davvero buie e non azzurre, nessuna tentazione epica, nessuna fascinazione per il…
Budd Boetticher è il regista del western essenziale. Non c'è soffio epico, non ci sono richiami storici, non ci sono personaggi famosi. In più non c'è gusto pittorico, non c'è la ricerca visuale di Ford, non c'è compiacimento formale. Infine, non troviamo irruzione etica, intento didascalico, silente intento morale. Abbiamo solo delle storie secche come…
Nella filmografia di Budd Boetticher il ricorrente e implacabile sentimento di vendetta si consuma in trame concise e in lungometraggi di breve durata. Ne I tre banditi (The Tall T, 1957) è indiscutibilmente il destino a determinare gli eventi e non più solo rancore e aggressività: il rancher Pat Brennan (l’immancabile Randolph Scott, al terzo film dei sette realizzati…
Quello di Budd Boetticher è un nome fondamentale per la storia del cinema western. Alieno (o forse inviso) alle grandi produzioni, ci ha regalato una nutrita serie di opere imprescindibili (memorabili),…
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Commenti (2) vedi tutti
Sempliciotto e senza pretese.
commento di gruvierazWestern di qualità con un protagonista di razza, ottimi comprimari a fargli da antagonisti ed una trama particolare che si lascia seguire con piacere e senza cali tensivi. Un piccolo gioiello, consigliato sicuramente agli amanti del genere. Voto: 7.
commento di alfatocoferolo