Regia di Orlow Seunke vedi scheda film
Il regista si era già fatto conoscere positivamente nel 1982 con "Il sapore dell'acqua".
Raggiunse da noi un successo ancora maggiore nel 1985 con questo "Pervola" particolarmente apprezzato alla Mostra del Cinema di Venezia dove si guadagnò addirittura una segnalazione da parte della giuria popolare dei lettori di Ciak.
Seguì una fugace distribuzione in sala e una successiva uscita nel settore dell'home video con una pregevole VHS di scarsissimo successo e che proprio per questo uscì velocemente dal catalogo della casa che lo aveva sponsorizzato. Entrambe le iniziative furono accolte con molto entusiasmo dalla critica ma servì davvero a poco.
Credo infatti che lo abbia visto un numero decisamente esiguo di spettatori (e che siano ancora meno e ancora meno quelli che se lo ricordano o che conoscono comunque la sua esistenza......
Del resto qui da noi sparì velocemente anche la presenza attiva di questo ta lentuoso regista olandese del quale se ne sono molto presto perse le tracce (non mi risulano distribuite altre sue opere successive a questa).
Eppure questo apologo duro e severo era (e rimane) molto interessante anche se oggettivamente è un'opera "difficile" dall'incedere Brechtiano più da cinema d'essai che da sale del circuito commerciale.
Il film (assolutamente da recuperare) narra la parabola di due fratelli l'un contro l'altro armati che, riavvicinati dalla morte del padre, devono più pet forza che per voglia di esaudire l'ultimo desiderio del morituro (che è quello di essere seppellito nelle distese ghiacciate della misterosa città di Pervola.
Oltre alla luminosa fotografia di Theo Bierkens e ai singolari montaggi creativi molto ben ritmati dello stesso Seunke coadiuvato da Dorith Vinken, va segnalata in positivo anche la qualità interpretativa di Gerard Thoolen e Bram von der Vinkrìen che, nei panni dei due fratelli, hanno scolpito due figure antitetiche ma parimenti affascinanti.
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