Regia di Jean-François Richet vedi scheda film
Specialista di film d'azione, il francese Jean-François Richet aveva dato buona prova di sé con Nemico pubblico n° 1. Qui tocca invece uno dei suoi punti più bassi, allestendo un thriller verboso e inverosimile, penalizzato dal pessimo doppiaggio italiano e da attori che non riescono a tenere il passo di un Mel Gibson in veste meramente muscolare.
Una diciassettenne scapestrata (Moriarty) spara sul suo fidanzato (Luna), un affiliato ai cartelli della droga messicani. Ricercata dagli scagnozzi dell'uomo, che lo vogliono vendicare, la ragazza non ha altra risorsa che rivolgersi al padre, una specie di clochard con un passato da alcolizzato, tossicodipendente e galeotto che lei non vede da anni. Il genitore non vuole lasciarsi sfuggire l'occasione per recuperare il legame con sua figlia e si improvvisa giustiziere.
Specialista di film d'azione, il francese Jean-François Richet aveva dato buona prova di sé con Nemico pubblico n° 1. Qui tocca invece uno dei suoi punti più bassi, allestendo un thriller verboso e inverosimile, penalizzato dal pessimo doppiaggio italiano e da attori che non riescono a tenere il passo di un Mel Gibson in veste meramente muscolare.
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