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Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre

Regia di Claude Sautet vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre

di claudio1959
10 stelle

Sono sempre le cose della vita, per Claude Sautet. Tre amici le mogli e (affettuosamente) le altre film godibilissimo e raffinato, che come il buon vino invecchiando migliora.

locandina

Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre (1974): locandina

locandina

Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre (1974): locandina

Serge Reggiani, Michel Piccoli, Yves Montand, Ludmilla Mikaël

Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre (1974): Serge Reggiani, Michel Piccoli, Yves Montand, Ludmilla Mikaël

Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre Francia/Italia 1974 la trama: Vincent è un imprenditore, la cui ditta versa in grosse difficoltà economiche è separato dalla moglie Catherine ed ha una storia con Marie una giovane donna. François è un dottore infelicemente sposato con Lucie, hanno due bimbi, lei però sentendosi trascurata e poco amata dal marito vive svariate esperienze extraconiugali occasionali. Paul è un giornalista e scrittore poco affermato, che è sposato con Julie, Jean invece è un giovane boxeur ai primi incontri ufficiali, hanno l’abitudine di trascorrere il week end in campagna a mangiare in compagnia e tutti stanno attraversando momenti di crisi e difficoltà varie, perché nella vita tutto è provvisorio e niente è definitivo. La recensione: Claude Sautet per me è stato un grande regista di film minimalisti, molto curati e tutti con un’ottima sceneggiatura sempre molto curata sulla caratterizzazione dei personaggi ,qui si avvale della collaborazione di Jean-Loup Dabadie, lo stesso de “L’amante” del 1970. Le musiche bellissime e malinconiche di Philippe Sarde. Il film è tratto dal romanzo “La Grande marrade”. Un riuscitissimo ritratto di un gruppo di amici quarantenni, le loro ambascie d’amore e le difficoltà economiche. Sautet molto attento nello scavo psicologico non solo di tutti i protagonisti, ma anche degli interpreti secondari. Attori di gran livello: Yves Montand interpreta Vincent il piccolo industriale in crisi finanziaria , Michel Piccoli il medico, un giovanissimo Gérard Depardieu il pugile , Serge Reggiani che è Paul lo scrittore di mediocre qualità. Bravissime le donne: Stephane Audran, Catherine la moglie separata di Vincent, la raffinata Marie Dubois che interpreta Lucie, la moglie infedele di François, Ludmila Mikael che è Marie la fidanzata giovane di Vincent ed infine la nostra Antonella Lualdi, la moglie di Paul e Catherine Allegret la fidanzata di Jean il pugile. Sono una bella squadra ben amalgamata dal regista non solo affiatati, ma respirano insieme, per come portano avanti il film in modo sublime. Il film tocca le corde più intime in modo lieve, certo i toni a volte sono drammatici, ma sono “le cose della vita”, perché la vita deve passare e le difficoltà aiutano a crescere. Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre esplora uno dei suoi temi preferiti, la granitica forza della vera amicizia in relazione alla natura leggera delle relazioni amorose tra un uomo ed una donna, che si sa vivono equilibri effimeri ed instabili, dove tutto può finire da un giorno all’altro, perché sono “le cose della vita”. In ogni caso il legame dell’amicizia è il vero motore della vita, si può sopportare il tradimento di una donna, ma mai quello di un amico ed è questo il grande insegnamento del cinema di Claude Sautet, non ha diretto tanti film questi regista, ma tutti belli e tutti da portare nel cuore cinefilo, fino al meraviglioso ultimo suo lavoro “Nelly e Mr Arnaud”, il suo testamento spirituale. Claude Sautet fu anche un regista attento al dettaglio, all’inquadratura perfetta, ai campi e controcampi, in modo a volte maniacale, capace di catturare ogni piccola sfumatura, sguardo nella mdp ed espressione, un film fatto sulle persone ed i loro tormenti, incapaci di essere felici e soddisfare in modo intelligente ogni desiderio, un cinema malinconico, ma come nella realtà è la vita, che è a termine. Claude Sautet ha sempre saputo rappresentare inoltre i moti del cuore e le sofferenze degli umani, che si sa sono, siamo imperfetti,per finire ha sempre rappresentato magnificamente la classe borghese, quella colta ed intelligente, a volte un po’ snob, perché era quella che conosceva da vicino e dall’interno. Voto 9 Interpreti e personaggi Yves Montand: Vincent Michel Piccoli: François Serge Reggiani: Paul Gérard Depardieu: Jean Lavallee Stéphane Audran: Catherine (moglie separata di Vincent) Marie Dubois: Lucie (moglie di François) Umberto Orsini: Jacques Ludmila Mikaël: Marie (fidanzata di Vincent) Antonella Lualdi: Julia (moglie di Paul) Catherine Allégret: Colette (fidanzata di Jean)

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